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NO TAV

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(28 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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    Torino, impedito con la forza alla CUB l'accesso ad un dibattito "ad ingresso libero" sul Tav

    (19 Novembre 2013)

    Comunione e Liberazione, Esposito e Giachino invitano ad un confronto Si TAV – No TAV ma schierano la polizia per impedire l'ingresso (che era stato annunciato come libero) a dirigenti e delegati della Confederazione Unitaria di Base.

    Torino – La sera del 18 novembre l'Educatorio della Provvidenza di Torino ospita un incontro pubblico, organizzato dall'Associazione Nuova Generazione, dedicato al Treno ad Alta Velocità Torino-Lione.
    L'argomento è accattivante: "Sì TAV? No TAV? Oltre l'ideologia". I relatori (di grido) sono il Sen. Stefano Esposito, l'On. Bartolomeo Giachino e il Prof. Oliviero Baccelli. Ci colpisce innanzitutto il fatto che si tratti di tre convinti Sì TAV. Immaginiamo si tratti di una distrazione, che rischiava di impoverire la discussione – a meno che per “confronto” si intenda il semplice darsi ragione a vicenda.
    Nell'invito si parla di “ingresso libero”. Di conseguenza riteniamo utile partecipare per rimediare alla distrazione di cui sopra. Per amor di chiarezza diverse persone, impegnate nel movimento No TAV, si presentano all'incontro con l'intenzione di porre delle domande ed esporre delle critiche, pratica che, a quanto ci risulta, è la sostanza della democrazia e sostanzia il concetto di “confronto”.
    Nell'atrio stazionano alcuni agenti della polizia politica che al nostro arrivo manifestano un'intensa preoccupazione, bloccano l'accesso, iniziano a telefonare, immaginiamo ai loro superiori, per chiedere istruzioni sul da farsi.
    Per soprammercato, da un cellulare escono velocemente una ventina di celerini che si schierano di fronte al portone e provvedono, su indicazione della polizia politica, a filtrare (supponiamo attraverso nuove tecniche di lettura del pensiero) chi può entrare e chi no.
    In altri termini: i Si TAV entrano e gli altri restano fuori. Altro che andare “oltre l'ideologia”: non superiamo nemmeno il portone.
    Gli esponenti della polizia politica – e dobbiamo supporre anche gli organizzatori dell'iniziativa e, a quanto ci risulta, anche i relatori – erano tra l'altro perfettamente informati del fatto che i terribili No TAV erano in larga misura delegati sindacali eletti dai lavoratori e dirigenti della Confederazione Unitaria di Base del Piemonte, la cui unica ed evidente intenzione era quella di avviare un confronto critico con personaggi che si lamentano orribilmente proprio per la mancanza di questo confronto.
    Per parte nostra, nonostante costoro abbiano manifestato un'arroganza ed
    una scortesia fuori di misura ribadiamo la nostra piena disponibilità ad un confronto, appunto oltre l'ideologia ma anche oltre gli sbarramenti di polizia.

    Torino, 19 novembre 2013

    Stefano Capello Coordinatore Regionale della CUB del Piemonte
    Cosimo Scarinzi Coordinatore Nazionale della CUB Scuola Università Ricerca

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