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Il fumo uccide

Il fumo uccide

(18 Agosto 2012) Enzo Apicella

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    (Il saccheggio del territorio)

    L'INCONCILIABILITÀ FRA IL SISTEMA CAPITALISTICO, L'AMBIENTALISMO E LE RAGIONI DEI LAVORATORI E DELLE MASSE POPOLARI.

    (29 Novembre 2013)

    Testo del volantino che verrà distribuito sabato 30 novembre alla manifestazione regionale del Veneto che si terrà a Venezia promossa dai comitati ambientalisti

    Il governo Letta-Alfano continua con la politica di austerity, pareggio di bilancio, fiscal compact e spending review per finanziare le banche italiane ed estere detentrici del debito pubblico.
    Un governo che da un lato opera altri tagli allo stato sociale, ma dall’altro non tocca le grandi opere e le spese militari. Tutto questo mentre le fabbriche chiudono e licenziano, la precarietà e la disoccupazione crescono e si diffondono.
    Sono sempre più chiari i progetti di un capitalismo in crisi che pur di mantenere i suoi livelli di profitto non ha nessun scrupolo di speculare sui territori e la salute pubblica contro gli interessi dei lavoratori e delle masse popolari.

    Il Partito Comunista dei Lavoratori ritiene, infatti, che tutte le problematiche relative all’ambiente siano generate e strutturalmente legate alla natura stessa del capitalismo.
    Le direzioni del movimento ambientalista, che nel tempo si sono affidate ai governi, nazionale e locale, retti da partiti o movimenti che fanno affari e difendono a spada tratta il sistema capitalistico; e la linea di molti comitati impegnati in generose battaglie di tutela ambientale, che ritengono che il movimento ambientalista debba essere apolitico - quando invece tutte le forze del movimento popolare e dei lavoratori dovrebbero intervenire contro “l’arma di distruzione di massa” che è il capitalismo - nel corso degli anni hanno generato prima vane speranze, delusione, e rischiano poi di provocarne la passivizzazione degli attivisti.

    In realtà solo fronti unitari di lotta del movimento operaio e di tutte le sue organizzazioni possono imporre un programma di svolta che preveda la necessità di un riassetto idrogeologico di tutto il territorio; la necessità di rinnovare totalmente la rete delle condutture idriche; il riuso popolare del patrimonio edilizio e di qualunque altra infrastruttura pubblica, da riconsegnare alla collettività, accompagnato dalla richiesta di una cessazione immediata di sfratti, sgomberi e pignoramenti; il miglioramento del sistema ferroviario esistente; la smilitarizzazione del territorio.

    Dove trovare le risorse?
    Dal rifiuto del Patto di Stabilità, che toglie qualunque autonomia anche alle amministrazioni locali, al quale ora è stato aggiunto anche il criminale obbligo del pareggio di bilancio.
    Dal rifiuto del pagamento del debito pubblico alle banche. Sono circa 80 miliardi l’anno gli interessi che vengono pagati dallo Stato ai grandi possessori di titoli, ai quali ne vanno aggiunti quasi altrettanti pagati dalle varie amministrazioni locali. Per non parlare del patto “Euro Plus”, sottoscritto da tutti i Paesi europei, per rispettare il quale ogni anno, a partire dal 2014 e per i prossimi venti anni, dovrà essere approvata una finanziaria da 40-45 miliardi l’anno.
    Dal rifiuto di finanziare qualunque missione militare all’estero. Costo circa 1,5 miliardi l’anno.
    Dall’abbattimento drastico delle spese in armamenti.
    Dall’abolizione di ogni sovvenzione alle strutture private nei servizi alla persone, dall’infanzia alla vecchiaia, passando per la scuola.
    Dall’abolizione di ogni finanziamento alle cliniche private e a tutte le strutture private riguardanti la sanità.
    Dalla drastica riduzione degli emolumenti a chi occupa una carica pubblica, che non dovrebbero superare la paga media di un lavoratore.

    Il Partito Comunista dei Lavoratori sarà comunque sempre al fianco dei movimenti popolari in lotta, propone un ampio fronte che a partire dalla ribellione contro l’attuale classe politica, - compresi quei politici di tutte le sinistre che in molte amministrazioni locali sono complici della grande borghesia capitalistica e finanziaria e che di fatto ne proteggono gli interessi- metta in discussione il sistema capitalista, vero nemico e vero responsabile dei disastri ambientali e della sempre più difficile condizione umana delle masse popolari, in Veneto, in Italia e nel mondo intero.
    Ai Comunisti il compito di estirparlo alla radice.

    PCL Cordinamento Regionale Veneto

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