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(27 Settembre 2011) Enzo Apicella

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Crolla il potere d'acquisto delle famiglie

(5 Dicembre 2013)

crollapotere

Noi, come suol dirsi, ce lo sapevamo già. Adesso lo certificano i dati dell'Inps e resta solo da sperare che qualcuno, a Palazzo Chigi, prenda in considerazione questi numeri: quasi la metà dei pensionati Inps (il 45,2%) ha un reddito da pensione inferiore ai 1.000 euro al mese; in totale si tratta di circa 7,2 milioni di italiani. Di questi, il 14,3 per cento - ovvero 2,2 milioni - non arriva nemmeno a 500 euro di pensione. Solo 650 mila persone possono contare su un contributo che supera i tremila euro mensili.
In generale, sono i pensionati pubblici i più “fortunati”. Il loro reddito da pensione nel 2012 è stato - in media - di 1.948 euro al mese, superiore di oltre 700 euro rispetto ai 1.223 euro medi portati a casa da coloro che hanno lavorato come dipendenti nel settore privato. La differenza dipende anche dal numero di anni lavorati e si amplia tra le donne, con 826 euro medi di pensione per le donne del fondo lavoratori dipendenti e i 1.613 di quelle del settore pubblico. Per artigiani e commercianti il reddito da pensione si ferma in media sotto i 1.000 euro.
Se i pensionati stanno male, non va meglio per le famiglie, il cui potere d'acquisto è crollato di ben 9,4 punti percentuali tra il 2008 e il 2012. Solo tra il 2011 e il 2012 il calo è stato di quasi il 5%. Nel 2012 oltre 4 milioni di persone hanno usufruito di ammortizzatori sociali. Oltre 1,6 milioni di persone hanno usufruito di cig e mobilità a fronte dei 1.250.000 lavoratori nel 2011 (+28,5%) con una permanenza media pro capite in cassa di due mesi e 2 giorni lavorativi.
Nel complesso, a beneficiare del sussidio di disoccupazione (ordinaria, agricola e quelle a requisiti ridotti) sono stati 2,5 milioni di persone a fronte dei 2,26 milioni dell’anno precedente.
Quanto ai dipendenti pubblici, a causa del blocco dei turn over e dei numerosi pensionamenti, c’è stata una vera e propria emorragia. Nel 2012 ci sono state 130.000 unità (-4%) in meno, passando da 3,23 milioni a 3,1 milioni, mentre le entrate contributive ex Inpdap sono calate di 4,78 miliardi (-8,2%).

liberazione.it

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