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(9 Aprile 2013) Enzo Apicella

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AL FIANCO DEI LAVORATORI DELL’ATAF

ESTENDERE LA MOBILITAZIONE, UNIRE LE LOTTE

(5 Dicembre 2013)

Dopo la bellissima e partecipata manifestazione di giovedì mattina, quasi mille lavoratori in sciopero con il blocco totale del trasporto, delegazioni di lavoratori da Roma e da Genova, si pone il problema di come andare avanti nella lotta contro la privatizzazione e lo spacchettamento del trasporto pubblico locale.

Per la prima volta dopo anni abbiamo visto nella nostra città un vero sciopero, gestito dai lavoratori su una piattaforma radicale di lotta. Uno sciopero vero che rompe le regole imposte da governi, padronato e burocrazie sindacali, uno sciopero che parte con il piede giusto e che rompe con la tradizione delle passeggiate innocue in centro come per anni hanno imposto i sindacati confederali.

Ora si tratta di andare avanti per vincere, la lotta dei lavoratori Ataf deve diventare la scintilla per una città maltrattata dalla giunta Renzi, da anni di malgoverno del PD. Una città sempre più in mano agli speculatori e sempre più distante per i lavoratori, per i giovani, per i disoccupati.

Per poter vincere bisogna però che la lotta si estenda ad altri settori e categorie, se la lotta dei lavoratori Ataf si intreccia con quella degli operai delle fabbriche in crisi (Ginori, Gkn, ecc), con gli studenti medi e universitari, con i migranti, con gli occupanti delle case, con chi si batte contro la distruzione dell’ambiente (contro la TAV, contro gli inceneritori, ecc) si può creare veramente un processo che può ribaltare i rapporti e per la prima volta dopo anni e anni portarci ad una vittoria che darebbe slancio e vigore a tutte le altre vertenze.

Sono necessari tre passaggi fondamentali in questo momento cruciale della lotta:

1-Dar vita ad una cassa di resistenza, che oltre ad aiutare economicamente i lavoratori in sciopero sia anche un’occasione per dare la possibilità ad altri lavoratori di solidarizzare con gli scioperanti.

2-Eleggere un comitato di lotta tra i lavoratori, che sia l’unico organismo delegato a parlare con le controparti e che sia legittimato dall’assemblea

3-I lavoratori Ataf, in quanto avanguardia nelle lotte della nostra città, dovrebbero fare un appello alla mobilitazione generale almeno fino a domenica 8 dicembre, giorno delle primarie e grande vetrina per il sindaco Renzi. Questo per rompere sia il rischio di isolamento che per rispondere alla campagna mediatica che metteranno su gli organi di informazione renziana.

Il PCL sarà comunque al fianco, come ha sempre fatto negli anni passati e come ha fatto stamani al corteo, dei lavoratori nella loro lotta contro la privatizzazione.

Partito Comunista dei Lavoratori - Firenze

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