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Istat. Allarme povertà. E gli italiani stringono la cinghia anche a Natale

(17 Dicembre 2013)

Il 29,9% delle persone residenti in Italia, pari a quasi un terzo della popolazione, è a rischio di povertà o esclusione sociale. E’ quanto emerge dal Rapporto Istat su reddito e condizioni di vita del 2012. Rispetto al 2011, l'indicatore cresce di 1,7 punti percentuali, e fa riferimento a chi vive in rischio di povertà, severa deprivazione materiale, bassa intensità di lavoro.

A far crescere l’indicatore è l'aumento della quota di persone in famiglie severamente deprivate (dall'11,2% al 14,5%). La situazione si aggrava al Sud dove quasi la metà (il 48%) dei residenti è a rischio di povertà ed esclusione ed è in tale ripartizione che l'aumento della severa deprivazione risulta più marcato: +5,5 punti nel Mezzogiorno (dal 19,7% al 25,2%), contro +2 punti del Nord (dal 6,3% all'8,3%) e +2,6 punti del Centro (dal 7,4% al 10,1%). Inoltre il dato nazionale è più elevato rispetto alla media europea.

Fra le famiglie che vivono in una condizione di severa deprivazione è stato rilevato che circa il 50% non possono permettersi durante l'anno una settimana di ferie lontano da casa (dal 46,7% al 50,8%), non hanno potuto riscaldare adeguatamente la propria abitazione dal 18,0% al 21,2%, non riescono a sostenere spese impreviste di 800 euro dal 38,6% al 42,5%, dal 12,4% al 16,8% non possono permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni. Dati che in questo periodo festivo si fanno sentire in tutta la loro drammaticità.

Ma più in generale la situazione di crisi tocca tutti gli italiani, come rileva il consueto sondaggio Federconsumatori sui consumi natalizi degli italiani che conferma un calo intorno al -11,4%. ''Per contrastare questa pericolosa tendenza e' fondamentale stimolare una ripresa della domanda di mercato, attraverso una anticipazione dei saldi, avviando la stagione gia' dalla settimana in corso, per far si' che sotto gli alberi di Natale vi sia qualche pacchetto'', dichiarano in una nota congiunta i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.


17-12-2013

DirittiDistorti

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