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(17 Dicembre 2013)
ASSEGNATA AL GIUDICE DI TORINO LA PRECEDENTE DENUNCIA
SLAI COBAS DIFFIDA NUOVAMENTE LA FIAT NAZIONALE E LA DIREZIONE AZIENDALE DELLO STABILIMENTO DI POMIGLIANO E CONVOCA GLI OPERAI CASSINTEGRATI IN FABBRICA IN OCCASIONE DELLE ASSEMBLEE DI DOMANI
GIA’ PRONTA UNA NUOVA DENUNCIA A TUTELA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI E DI QUELLI SINDACALI IN CASO DI NUOVO DINIEGO AZIENDALE
E’ già stato assegnato al dott. Mauro Mollo, giudice del lavoro del Tribunale di Torino - mentre a breve sarà fissata l’udienza per la discussione in cui è prevista la costituzione anche dello Slai cobas - il ricorso depositato mercoledì scorso dagli avv. Sergio Bonetto e Giuseppe Marziale e sottoscritto da 19 operai cassintegrati che si videro negare dalla Fiat Pomigliano la partecipazione alle assemblee sindacali dell’11 luglio scorso insieme ad un centinaio di cassintegrati iscritti a Slai cobas, Fiom ed agli altri sindacati confederali.
Intanto stamattina, con raccomandata a mezzo fax spedita alla sede legale della Fiat di Torino ed alla direzione aziendale dello stabilimento di Pomigliano, la coordinatrice nazionale di Slai cobas Assunta Malavenda detta Mara ed il coordinatore provinciale di Napoli Antonio Tammaro hanno notificato ai vertici del Lingotto “l’obbligo di astenersi da ogni comportamento volto alla limitazione dell’attività sindacale e dei diritti sindacali dei lavoratori inclusi quelli assembleari” diffidandoli dal “frapporre ostacoli o impedimenti alla partecipazione dei lavoratori in cassa integrazione alle assemblee di domani”, preannunciando una nuova denuncia al Tribunale di Torino “in caso di mancato riscontro”.
“Abbiamo scelto di privilegiare la tutela dei diritti democratici dei lavoratori al posto di quelli sindacali”, dichiara lo Slai cobas… “perché sappiamo che senza il diritto primario di tutti i lavoratori alla democrazia in fabbrica il ‘riconoscimento’ aziendale dei sindacati è non solo inutile ma anche dannoso per i lavoratori e gli stessi sindacati che diventano così veri e propri ‘ostaggi’ della Fiat”… “questa vertenza per la riaffermazione delle libertà sindacali in fabbrica per tutti i lavoratori è nazionalmente rilevante perché vuole scardinare l’essenza della filosofia autoritaria di Marchionne, filosofia già diffusa nell’insieme delle fabbriche del gruppo e dell’indotto e che anticipa l’involuzione delle rappresentanza sindacale nell’insieme dei luoghi di lavoro sia privati che pubblici”.
Pomigliano d’Arco, 17/12/2013
Slai cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate
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