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(15 Maggio 2012) Enzo Apicella
15 maggio del 1948: ha inizio l'espulsione del popolo palestinese dalla propria terra. Oggi i profughi palestinesi sono 4 milioni e mezzo

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Hamas accetta di unirsi al governo di unità, in vista delle elezioni

(19 Dicembre 2013)

Nablus-Ma’an. Hamas ha comunicato ufficialmente al presidente palestinese Mahmoud Abbas la decisione del movimento di unirsi a un governo di unità nazionale che si preparerà per le imminenti elezioni presidenziali e parlamentari, hanno dichiarato fonti attendibili a Ma’an nella giornata di martedì.

Le stesse fonti ben informate sui dettagli, hanno dichiarato che Abbas aveva precedentemente ricevuto due telefonate dal capo di Hamas Khalid Mashaal e da Ismail Haniyah, primo ministro del governo di Gaza guidato da Hamas.

Pare che i due abbiano confermato ad Abbas l’intenzione di Hamas di accettare di unirsi a un governo di unità nazionale con Fatah.

Le fonti hanno sottolineato la richiesta di Hamas di un governo di unità nazionale che rimanga in carica sei mesi invece di tre come previsto nell’Accordo di Doha del 2012, uno dei numerosi tentativi di riconciliazione tra le fazioni palestinesi rivali.

Abbas potrebbe chiedere a Rami Hamdallah, attuale primo ministro dell’Autorità Palestinese, di guidare il governo di unità, riportano le fonti.

Il presidente palestinese emetterà i decreti presidenziali necessari annunciando le elezioni dopo aver partecipato a un incontro di ministri degli esteri dei Paesi arabi programmato per il 21 dicembre, aggiungono le fonti.

I rapporti tra le due principali parti rivali palestinesi sono congelati a partire dal 2006, anno in cui Hamas ha vinto le elezioni legislative palestinesi.

L’anno seguente si sono verificati scontri tra Fatah e Hamas che hanno lasciato a quest’ultima il controllo della Striscia e a Fatah quello della Cisgiordania.

Traduzione di Laura Delia

InfoPal

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