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    "Salva Roma", i movimenti per i servizi locali pubblici protestano lunedì a Montecitorio

    (21 Dicembre 2013)

    salvaroma

    Immediato ritiro del "SalvaRoma", l’emendamento in discussione alla Camera che di fatto apre la strada ai licenziamenti nelle aziende partecipate di Roma Capitale e rimette in pista la privatizzazione. E’ l’obiettivo del sit in di tutte le realtà che a Roma che sostengono i servizi pubblici locali (Acqua, Rifiuti e Trasporti, etc.) in programma lunedì prossimo (a partire dalle 9 a Montecitorio) organizzato dal Coordinamento romano per l’Acqua pubblica. Nel “SalvaRoma” il tentativo del Governo e di Scelta Civica è quello di demolire il risultato del referendum utilizzando il ricatto del non proprio roseo del bilancio di Roma Capitale. L’aggiustamento che si è trovato al Senato, che non nomina mai le parole "licenziamento" e "privatizzazione" e nemmeno, però, gli taglia la strada, non soddisfa i movimenti, quelli che a vario titolo si sono raccolti attorno alla promozione e ai risultati, del tutto positivi” del referendum sull’acqua, che a Roma ha vantato numeri di tutto rispetto.
    La scadenza arriva dopo l’avvio di un importante fase di mobilitazione raccolta intorno alla protesta degli autisti dell’Atac. Proprio ieri si è svolta una manifestazione dal Colosseo al Campidoglio aperta dallo striscione unitario “No alla privatizzazione, diritto alla mobilità per tutti”. Oltre un migliaio tra utenti e lavoratori dei trasporti, sono scesi in piazza per opporsi “alla privatizzazione dei trasporti pubblici, per un servizio più efficiente e garantito”.
    Una alleanza che ha visto insieme lavoratori dell’Atac, sindacati di base (Usb, Cobas, Orsa e altri), movimenti sociali, coordinamenti di lotta per la casa, studenti, ma anche i lavoratori delle aziende del trasporto locale private che svolgono le linee periferiche e Micaela Quintavalle degli autorganizzati del neomovimento Cambia-menti M410 da qualche settimana impegnati in un braccio di ferro con l'azienda capitolina. Tra loro anche molte bandiere dei partiti della sinistra antagonista, quali Prc, Pdci e Sinistra per Roma
    Obiettivo dichiarato della mobilitazione, l'opposizione a “qualsiasi forma di privatizzazione” ma anche un rilancio del servizio pubblico. Stabilizzazione dei lavoratori interinali, stop agli straordinari 'forzati', nuove assunzioni, cambio ai vertici, una sospensione della dismissione degli ex depositi degli autobus.

    Continuano anche le azioni di protesta alcune organizzate altre spontanee. Alla fermata della metropolitana B Ponte Mammolo si è ripetuta la protesta messa in atto ieri alla stazione metro Piramide con il salto del tornello per non pagare il biglietto. Gli attivisti hanno anche stampato un biglietto simbolico “per la libertà di movimento” cambiando alcuni particolari del tradizionale biglietto Atac. Costo: zero. Validità: sempre. “Reddito indiretto per tutti”. L’altro giorno a viale Marconi invece dopo un’ora di attesa dell’autobus che non passava, gli utenti si sono messi in mezzo alla strada bloccando il traffico e fermando anche un autobus con la richiesta di “dirottamento” verso la loro destinazione.

    fabio sebastiani - controlacrisi.org

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