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(29 Luglio 2012) Enzo Apicella

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In Bassa Romagna Babbo Natale si porta via gli alberi a colpi di motosega

Legambiente ai Comuni: «Perché non applicate realmente il regolamento sul verde?»

(23 Dicembre 2013)

babbonat

Le feste natalizie non hanno fermato le motoseghe e il circolo di Legambiente A. Cederna di Fusignano denuncia: «Continua la “strage” di alberi nei comuni della Bassa Romagna. Dopo i recenti abbattimenti a Lugo, dovrebbero sparire altri 45 alberi a Bagnacavallo, in gran parte nei giardini delle scuole: al ritorno dalle vacanze i bambini non solo non troveranno i regali sotto l’albero, ma non ci sarà più nemmeno l’albero».

Quella che i legambientini romagnoli chiamano la “strage” del verde pubblico e privato nei comuni della Bassa Romagna è una lunga lista di abbattimenti di alberi: 67 Lugo e analoga sorte dovrebbe toccare a 45 alberi a Bagnacavallo, molti dei quali vicini a scuole, approfittando del periodo di chiusura natalizia.

Secondo Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente A. Cederna, «Per i bambini delle scuole sarà sicuramente un “pacco di Natale” inatteso - - più che chiedersi quali doni Babbo Natale abbia lasciato sotto l’albero, i bambini si chiederanno chi è che ha portato via gli alberi».

Ma, oltre al problema “affettivo” e ornamentale, il Cigno Verde solleva una questione politico-amministrativa di non poco conto e che è emersa anche al di fuori della Romagna: «Al di là degli abbattimenti “annunciati” dalle amministrazioni, spesso con preavvisi minimi e senza dare la possibilità a cittadini e associazioni di verificare l’effettiva pericolosità delle piante in questione, il problema della corretta gestione del patrimonio verde riguarda tutto il territorio della “Bassa Romagna”. Spesso infatti capita di trovarsi di fronte a interventi sbagliati: potature aggressive che poi si traducono in problemi di salute e staticità delle piante, ma anche abbattimenti ingiustificati, e in alcuni casi effettuati su piante tutelate e senza le dovute autorizzazioni. Ma chi controlla?»


Eppure, spiega Rambelli, in Bassa Romagna «L’unione dei Comuni si è dotata lo scorso anno di un ottimo regolamento del verde, che prescrive una serie di norme per una corretta gestione del patrimonio arboreo pubblico e privato. Guardando però i molti “obbrobri” che vengono perpetrati ai danni del verde abbiamo inviato una richiesta a tutti i comuni della Bassa per capire come le norme del regolamento del verde venissero effettivamente applicate e quali sanzioni fossero state comminate ai trasgressori».

Sanzioni che secondo Legambiente consentirebbero di avere le risorse necessarie per una corretta manutenzione delle aree verdi. Infatti, per gli interventi sbagliati e non autorizzati sono previste multe salate, ma anche per l’abbattimento di piante tutelate, pur con le dovute autorizzazioni, è previsto l’obbligo di piantare un nuovo albero oppure versare un contributo al Comune in modo che possa provvedere al reimpianto. «La non applicazione del regolamento del verde si tradurrebbe quindi anche in un danno per le casse comunali – conclude Rambelli – A tutt’oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta dai comuni dell’Unione cosa che ci porta a chiederci se vengano effettivamente effettuati controlli previsti dalla normativa, oppure se il regolamento del verde sia solamente un bellissimo documento, che però non viene messo in pratica. Alcune settimane fa ad esempio un condominio di Bagnacavallo è stato multato per aver effettuato delle potature non autorizzate, non vorremmo che si fosse trattato dell’unica sanzione in assoluto comminata in tutta la Bassa Romagna dall’entrata in vigore del regolamento del verde, nel luglio 2012».

greenreport.it

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