Capitale, ambiente e salute :: Il saccheggio del territorio

ECUADOR, CHEVRON CHIEDE ANNULLAMENTO CONDANNA PER INQUINAMENTO

(24 Dicembre 2013)

Il colosso statunitense Chevron ha presentato un ricorso presso la Corte Costituzionale dell’Ecuador per ottenere l’annullamento della sua clamorosa condanna a 9,5 miliardi di dollari per aver contaminato una parte dell’Amazzonia.

Perseguita da migliaia di piccoli agricoltori e indigeni, la compagnia si è sempre rifiutata di pagare l’ammenda per quello che è ritenuto forse il più grave danno ambientale della storia, l’inquinamento reiterato e prolungato nel tempo, nell’arco compreso fra il 1972 e il 1990, di vaste porzioni del ‘polmone’ del pianeta da parte della Texaco, acquisita dalla Chevron nel 2001. Chevron ha negato ogni responsabilità, rinviandola alla compagnia di Stato ecuadoriana Petroecuador e accusando la magistratura del paese andino di corruzione.

“Il ricorso di nullità dà alla Repubblica dell’Ecuador un’ultima opportunità per ristabilire la credibilità del suo sistema giudiziario e dichiarare nullo e infondato il processo” ha riferito la compagnia in un comunicato. Secondo fonti giudiziarie locali, se la Corte Costituzionale giudicherà ricevibile il ricorso, potrà rispondere nel merito senza rispettare una particolare scadenza.

La multa inflitta a Chevron – che è arrivata a toccare i 19 miliardi di dollari prima di essere, di recente, dimezzata in via definitiva dalla Corte nazionale di giustizia – è fra le più alte della storia della legislazione in materia ambientale. Il reiterato rifiuto di pagarla ha spinto il governo del presidente Rafael Correa a intraprendere una campagna di boicottaggio mondiale contro il colosso petrolifero.

[FB]

Misna