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La fatalità dominante

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(26 Novembre 2011) Enzo Apicella

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(Di lavoro si muore)

Ferrovie: sciopero generale

(13 Gennaio 2005)

All’indomani dall’incidente ferroviario del 7 gennaio 2005, non c’è ferroviere, che posso dire di essersi realmente meravigliato, quello che è accaduto era prevedibile, scontato e questa macabra “normalità” è costata 17 vittime.

Non sono le prime, non è così raro che accada, se non troviamo la giusta forza per dire basta non saranno nemmeno le ultime.

Ci sono molti modi per morire in ferrovia, quando la lotteria estrae i numeri, non c’è scampo, ed ecco quindi ferrovieri, lavoratori delle ditte appaltatrici, utenti ignari, pagare il prezzo di scelte che hanno come unico scopo il profitto.

E la sicurezza? Per l’azienda un impiccio, un costo eccessivo, beghe e responsabilità da cui occorre liberarsi.

L’assemblea nazionale dei ferrovieri, del 12 gennaio 2005 a cui hanno partecipato lavoratori di tutti i settori, ha deciso lo sciopero nazionale di tutti ferrovieri in difesa della INCOLUMITA’ E DELLA SICUREZZA di tutti i VIAGGIATORI E LAVORATORI.

Lo sciopero che è stato indetto su mandato dell’assemblea dagli RLS presenti, ha visto il caldo invito a tutte le organizzazioni sindacali affinché facciano altrettanto. Sappiamo tutti che ci sono responsabilità precise imputabili a chi ha deciso che la sicurezza è subordinata al profitto, come è inevitabile che queste siano di fatto ascrivibili anche a chi queste scelte le a condivise. Riteniamo però che occorra anzitutto una risposta forte dei lavoratori, dire basta al rischio sempre crescente a cui siamo esposti, alle intimidazioni, alle sanzioni e ai licenziamenti, in questa azienda basta “aprire bocca” per rischiare grosso.

Uno sciopero promosso dai lavoratori quindi, a cui riteniamo nessuno si possa sottrarre, non è il momento di pensare alle proprie bandierine, la posta in gioco è troppo alta, chi non capisse questo non avrebbe attenuanti, non sostenere una battaglia così importante può nascondere solo una motivazione, ovvero l’esigenza di difendere ben “ALTRI” interessi.

“Questo non è il momento delle polemiche, ma il momento dell’unità”. Chi può dire di non aver sentito almeno una volta questa frase rivolta a coloro che in questi giorni hanno commentato duramente le responsabilità sull’incidente del 7 gennaio 2005.

Ci auguriamo quindi che questa frase di “buon senso” non diventi il pretesto per sfuggire le proprie responsabilità, ma sia lo spirito con cui costruire tutti insieme un momento di lotta che ci aiuti a non rivivere più situazioni tragiche come quella della Bolognina.

Dalle 21.00 Di domenica 16 gennaio 2005
alle 21.00 di lunedì 17 gennaio 2005
SCIOPERO GENERALE DI TUTTI I FERROVIERI


Bologna 12 gennaio 2005

SULT – Sindacato Unitario Lavoratori Trasporti
Comparto delle Attività Ferroviarie

Fonte

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