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(18 Novembre 2009) Enzo Apicella
Il senato approva la privatizzazione dell'acqua.

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Per l'acqua pubblica e i beni comuni. Presidio sotto la presidenza della Regione 29 - 31 gennaio 2014

(10 Gennaio 2014)

acqualazio

Dopo la vittoria referendaria di giugno 2011, quando 2 milioni e mezzo di elettori del Lazio hanno votato per l'acqua pubblica, una rete di realtà regionali ha proposto una legge di iniziativa popolare, tramite il meccanismo del referendum propositivo, per attuare i risultati referendari e scongiurare le volontà privatizzatrici dell'allora giunta Polverini.

Quel testo è stato sostenuto dalle firme di 40.000 elettori della Regione e dal voto di 40 Consigli Comunali.

Quella legge è stata ufficialmente consegnata il giorno dell'insediamento dell'attuale Governo regionale, lo scorso 25 marzo, in una giornata di mobilitazione comune tra il movimento per l'acqua, gli operatori per la salute e i comitati che si battono per una migliore gestione dei rifiuti, per dire insieme che sui beni comuni era ora di invertire la rotta.

Questo finora non sembra essere avvenuto e il prossimo 25 marzo, per il meccanismo del referendum propositivo, scadrà il tempo che il Consiglio regionale ha per legiferare sul tema della gestione del servizio idrico integrato, secondo i principi contenuti nella proposta di legge.

Nel frattempo la gestione del servizio idrico nel Lazio continua ad essere afflitta da emergenze e illegittimità di ogni tipo, dalla questione arsenico alle vertenze sempre più aspre contro i gestori privati del servizio.

E' evidente come l'approvazione, nella Regione Lazio, di un testo che parla esplicitamente di ripubblicizzazione del servizio idrico e di porre un servizio pubblico fuori dal mercato, rappresenterebbe un passo in avanti non solo per la battaglia per l'acqua, ma anche per la difesa degli altri servizi pubblici locali e per quei diritti fondamentali, dalla casa alla salute, che in questo momento di crisi economica sono pesantemente sotto attacco.

Per questo pensiamo sia importante dare insieme una “spinta” alla regione affinché recuperi in questi due mesi il tempo perduto per mettere in sicurezza un diritto fondamentale come l'acqua, avviando l'uscita dei privati, e quindi del mercato, dalla sua gestione.

L'appuntamento al quale vogliamo invitare tutte e tutti è una 3 giorni di presidio permanente sotto la Presidenza della Regione Lazio, dal 29 al 31 gennaio, da far vivere attraverso le voci dei cittadini e dei comitati che si battono per la difesa dei beni comuni e per la partecipazione diretta alla gestione di quello che a tutte e tutti appartiene.

Il prossimo appuntamento per una riunione di coordinamento dell'iniziativa sarà mercoledì 15 gennaio alle ore 17.00 presso il Rialto S.Ambrogio (Via S.Ambrogio, 4. Roma).

Coordinamento Romano Acqua Pubblica

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