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(29 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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Ridotti in schiavitù

(12 Gennaio 2014)

montezemolo

Cara Redazione, ti segnalo un caso dove senza lottare, gli operai restano con le mani legate, non riescono a reagire ad una condizione di sfruttamento e soprusi.

E’ una situazione a mio avviso, purtroppo diffusa, che non risparmia ovviamente in misura diversa, nessuna sigla sindacale, e dalla quale gli operai devono trarre la convinzione che il sindacato sono loro stessi, ed agire di conseguenza, nelle fabbriche, nei cantieri, nei servizi. Altrimenti di per sé, non c’è sigla sindacale che tenga. Organizziamo la lotta, organizziamoci.

“Ridotti praticamente in schiavitù”, denuncia il sindacato Cub-Trasporti. Sono gli oltre 30 dipendenti della coop rossa Manuntencoop, addetti alle pulizie nella stazione di Roma Ostiense, dei treni Italo, la compagnia ferroviaria fondata da Montezemolo e Della Valle, (Ntv), che seleziona i dipendenti (definendoli partner) in base ad un preteso codice etico.

Il padrone è per il 72% la coop rossa Manuntencoop (il restante è in mano a fondi di Private Equity), sottopone i propri dipendenti a carichi di lavoro insostenibili e turni interminabili dove è certo solo l’orario di inizio. Gli assunti al turno notturno hanno un contratto part-time di 5 ore (dalle 21 alle 2), ma costretti spesso a lavorare fin oltre le 8 ore. Effettuando dunque ore di lavoro straordinario/supplementare, senza preavviso “a cui non possono sottrarsi”.

C’è poi la mancanza di sicurezza: per accelerare i tempi, anziché sostituire il sacchetto, devono svuotare i cestini dei rifiuti con le mani, con semplici guanti monouso in lattice, facilmente lacerabili e perforabili. Il risultato è che in un paio di casi i lavoratori hanno raccontato di essersi tagliati e addirittura punti con siringhe per insulina.

Paradossale anche la gestione delle ferie per i lavoratori del turno notturno. Un giorno di ferie non consente di saltare un turno di lavoro, ma solo di assentarsi qualche ora alla fine di un turno e all’inizio di quello successivo. Cioè il dipendente “deve recarsi al lavoro alle 21 e prestare servizio fino alle ore 24, con l’obbligo di ripresentarsi in servizio alle 00,01 del giorno successivo, per lavorare fino alle 2”. In sostanza se una sera vuoi cenare e dormire a casa, devi chiedere due giorni di ferie. Analogo trattamento per i lavoratori a cui il medico assegna un giorno di riposo per malattia. Evidenti abusi sulla pelle degli operai, anche per arginare il sottorganico, in aperto contrasto con le regole esistenti. Per Ntv e Manutencoop è tutto regolare. Del richiesto intervento della Direzione Territoriale del Lavoro, non si hanno per ora risposte. L’interrogazione parlamentare di due deputati di Sel, è rimasta una domanda al vento.

Questi operai con le loro condizioni di lavoro sono praticamente ignorati. La lotta senza se e senza ma, è la strada da seguire.

Saluti operai

operaicontro.it

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