">
Posizione: Home > Archivio notizie > Comunisti e organizzazione (Visualizza la Mappa del sito )
(12 Gennaio 2014)
Care compagne, cari compagni,
mai come oggi lo scenario europeo, la situazione italiana, la stessa costruzione del nostro partito, sono inseparabili dal quadro mondiale che fa loro da sfondo. A partire dalla più grande crisi capitalistica degli ultimi 80 anni.
Tre anni fa, quando tenemmo il nostro secondo Congresso, illustri economisti spiegavano che la crisi economica mondiale era finita e che era alle porte una fase nuova di stabilizzazione politica, in Europa e nel mondo. Noi avanzammo allora una previsione opposta : quella di un generale approfondimento delle contraddizioni del capitalismo internazionale, economiche e politiche.
E' quanto è avvenuto in questi tre anni. E' quanto si delinea in modo ancora più chiaro per gli anni futuri.
LA CRISI CAPITALISTA
La crisi capitalistica non è nè rettilinea nè uniforme. Nella grande anarchia del mercato mondiale ha combinato la seconda recessione in Europa, la continuità dello sviluppo cinese, la modesta ripresa americana e giapponese. Ma la profondità della crisi non è misurata dalla uniformità di un collasso, che non c'è. E' misurata dal fatto che a sette anni dal suo inizio nessun settore dell'economia mondiale- nessun Paese, nessun blocco imperialista, nessuna economia cosiddetta emergente, nessun settore produttivo e/o tecnologico ( altro che Twitter)- è in grado di fare da locomotiva di una ripresa complessiva su scala internazionale.
Clicca qui per proseguire la lettura della relazione
Marco Ferrando - Partito Comunista dei Lavoratori
8034