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Lavoro, l'Usb lancia una mobilitazione per domani davanti alle sedi del Pd contro il Job act

(15 Gennaio 2014)

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In occasione della riunione della Direzione Nazionale del PD che, tra l’altro, affronterà anche la proposta di Jobs Act avanzata dal neo segretario Renzi, l’Unione Sindacale di Base ha organizzato una giornata nazionale di mobilitazione con presidi delle sedi del Partito Democratico nelle maggiori città italiane. A Roma il presidio interesserà la sede nazionale del PD in Largo del Nazareno dalle ore 12 proprio mentre sarà riunita la Direzione nazionale.
"JOBS ACT: Ancora aiuti alle imprese, ancora lavoro senza diritti", questo lo striscione che verrà esposto davanti alle sedi del partito accompagnato da volantini che spiegheranno i motivi dell’iniziativa.
“Siamo alle solite – dichiara Pierpaolo Leonardi dell’Esecutivo nazionale USB –, Renzi propina la stessa fallimentare ricetta di Monti e della Fornero: meno tutele ai lavoratori, più sgravi e facilitazioni alle imprese per mantenere l’illusione che così facendo possa crescere l’occupazione e ripartire l’economia. E’ una balla colossale, non lo diciamo noi ma i numeri della crisi la disoccupazione ufficiale è salita al 12,7% e quella giovanile al 41,6%, sempre dati ufficiali e medi che nascondono un meridione e un nord ovest ormai devastati”.

“Ovviamente – prosegue Leonardi – per proseguire in questa brillante operazione serve smantellare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e quindi attaccare lo Statuto dei Lavoratori nel suo complesso, non solo l’articolo 18 già manomesso dalla Fornero su cui si appunta l’attenzione generale.”

“Ci auguriamo – conclude il dirigente USB – che non tutti nel Partito Democratico siano concordi con le posizioni del Segretario. Non c’è ripresa del lavoro e dell’economia e non si esce dalla crisi senza un forte e determinato intervento pubblico, per questo sosteniamo la creazione di un “Piano per il lavoro e per il reddito” che veda lo Stato indirizzare l’economia espandendo l’intervento pubblico, creando occupazione e stabilendo un reddito garantito come in tutti gli altri Paesi europei”.

fabrizio salvatori - controlacrisi

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