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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Sul sequestro nel centro di Caracas di Ricardo Gonzales

(17 Gennaio 2005)

1. Il sequestro di Ricardo nel centro di Caracas, Venezuela, lo scorso 13 dicembre da parte dei servizi d’intelligence colombiani e la sua immediata deportazione nella nostra patria si sono avvalsi della supervisione gringa e dell’appoggio complice dei settori corrotti della polizia venezuelana.
Il compagno Ricardo stava svolgendo compiti della Commissione Internazionale, indirizzati a cercare relazioni politico-diplomatiche con governi amici ed organizzazioni politiche e popolari interessate a contribuire alla riconciliazione ed alla pace definitiva tra i colombiani.

2. Il Generale Jorge Daniel Castro, direttore della Polizia, mente alla Colombia ed al mondo quando afferma sfacciatamente davanti alle telecamere che Ricardo è stato catturato a Cúcuta mentre stava ritornando dal Venezuela, affermazione che pretende di occultare le operazioni dei suoi agenti fuori dalla Colombia senza l’autorizzazione ufficiale dei loro pari.

3. Questo sequestro, come l’anteriore cattura di Simón Trinidad a Quito, in Ecuador, favorisce la politica di “sicurezza democratica” di Alvaro Uribe Vélez e gli interessi più retrivi delle oligarchie ecuadoriana, venezuelana e colombiana, a vantaggio della voracità, dell’espansione e dell’intervento dell’imperialismo statunitense nel conflitto interno della Colombia.

4. Ricardo ha partecipato al secondo Congresso Bolivariano dei Popoli, svoltosi a Caracas l’8 e il 9 dicembre, su invito di organizzazioni bolivariane concentrate in Venezuela con l’avallo delle autorità del governo di quel paese, oltre a sostenere diverse conversazioni con rappresentanti di altri governi, intellettuali e forze politiche, sollecitate in molti casi da loro alla nostra Organizzazione.

5. Di fronte a quanto accaduto a Caracas per via del sequestro di Ricardo, sollecitiamo il Governo Bolivariano del Venezuela affinché definisca una posizione chiara circa le garanzie alle altre organizzazioni bolivariane che, eventualmente, visitino il suo paese per partecipare a futuri incontri programmati dai bolivariani venezuelani. Quanto successo al compagno Ricardo è un deplorevole precedente da chiarire il più brevemente possibile, al fine di sgombrare il campo dai dubbi e sospetti propri di questo inspiegabile fatto, rappresentando una grave offesa al movimento bolivariano dei tre paesi fratelli e figli del Libertador.

6. Chiediamo una solidarietà effettiva nei confronti di Ricardo e Simón da parte di tutti i bolivariani, i comunisti, le forze di sinistra, le organizzazioni sociali e popolari, le personalità, gli avvocati, gli intellettuali e gli amici della pace con giustizia sociale per la quale lottano i membri delle FARC, nell’esercizio legittimo del diritto universale alla ribellione.


Montagne della Colombia, 30 dicembre del 2004

Segretariato dello Stato Maggiore Centrale delle FARC-EP

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