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    Lotta per la casa: l'Assemblea Romana Sfratti Zero parteciperà alla manifestazione del 29 gennaio presso il Senato

    (18 Gennaio 2014)

    sfrattizero

    A Roma, la battaglia per il diritto all'abitare costituisce da tempo la principale espressione del conflitto sociale. E si arricchisce di continuo di nuove realtà, volte ad organizzare i sempre più larghi settori di popolazione che - nella nostra metropoli - si vedono negare un bisogno fondamentale.
    In questa pluralità di esperienze si colloca l'Assemblea Romana Sfratti Zero, costituitasi su impulso dell'Unione Inquilini.
    Essa è stata "tenuta a battesimo" il 6 dicembre 2013, in un incontro, svoltosi nei locali della Casa del Popolo di Torpignattara, cui hanno partecipato 54 nuclei familiari. Dei quali, peraltro, riteniamo utile esporre le caratteristiche.
    Anzitutto, tra i presenti gli sfrattati per finita locazione erano in numero superiore ai morosi. In secondo luogo, tra le fasce d'età, quella giovanile era meno rappresentata delle più avanzate, e spiccava un cospicuo numero di pensionati.
    Quest'ultimo dato non è da sottovalutare. E' ben noto che le fasce over 65 sono tra le più colpite dall'emergenza sfratti. Ma, per ovvi motivi, è difficile che possano essere organizzate secondo le forme più canoniche della lotta per la casa, come l'occupazione.
    Ben venga, dunque, un organismo come l'Assemblea Romana Sfratti Zero, che impedisce che persone anziane si trovino a dover affrontare un problema grave in condizioni di solitudine.
    C'è poi da specificare che tutti e 54 i nuclei familiari in questione sono partecipanti al bando per l'assegnazione di alloggi popolari, ma solo 5 o 6 erano presenti, con 10 punti, nella vecchia graduatoria, il cui ultimo aggiornamento risale al dicembre del 2009. Gli altri sono nuovi richiedenti, non inseriti in nessuna graduatoria. Il che non è secondario, perché solo quelli che vi rientrano, con 10 punti, possono ricevere un sostegno pubblico in caso di sfratto.
    Per gli altri, in questa drammatica circostanza al massimo si può ottenere lo "smembramento del nucleo familiare" (e cioè, donne e minori in case-famiglia o in altre strutture convenzionate e uomini che si arrangiano da sé come si può, ad esempio trovando riparo nei poco confortevoli dormitori per barboni).
    Ora, i soggetti sin qui descritti sono stati raggiunti dai propositori dell'Assemblea Romana Sfratti Zero attraverso anni di lavoro, con la creazione di una capillare rete di contatti.
    Ma all'incontro del 6 dicembre non sono mancate realtà sociali e politiche interessate a dare un contributo a questo percorso. Stiamo parlando di esponenti della Federazione Romana di Rifondazione Comunista ma soprattutto di quell'Associazione I blu, che sta animando da mesi un'occupazione a forte connotazione multietnica nella zona di Tor de Schiavi.
    Già nell'incontro suddetto, i partecipanti hanno espresso l'intenzione di lanciare un segnale forte rispetto a quelle istituzioni che continuano a sottovalutare un vero e proprio dramma sociale.
    Proprio nei giorni scorsi, è stata indetta, dall'Unione Inquilini, una manifestazione per il 29 gennaio, da tenersi nei pressi del Senato.
    L'Assemblea Romana Sfratti Zero ha deciso di parteciparvi, condividendone gli obiettivi. Il 29, infatti, al Senato si discuterà la conversione in legge del Decreto mille-proroghe, inclusivo del provvedimento con il quale l'Esecutivo ha inteso affrontare l'emergenza sfratti. Ossia, quella mini-proroga che è stata ritenuta assolutamente insufficiente da tutte le realtà del movimento di lotta per il diritto all'abitare. Essa concerne, infatti, solo gli sfratti per finita locazione che abbiano colpito nuclei familiari cosiddetti deboli (cioè, con invalidi ultra-sessantacinquenni o minori a carico) e il cui reddito sia inferiore ai 27.000 euro.
    Il 29 si scenderà in piazza per chiedere una modifica sostanziale del provvedimento in questione, per fare in modo che esso si estenda anche ai morosi incolpevoli: cioè a coloro che possono documentare che la loro difficoltà a pagare un affitto superiore a un terzo del loro reddito, dipenda da sopraggiunti problemi economici rispetto alla fase di stipula del contratto di locazione (perdita dell'occupazione o, nel caso si tratti di lavoratori autonomi, cospicuo calo delle attività).
    Dunque, un passaggio di lotta dai contenuti complessivi, che beneficerà della presenza dell'Assemblea Romana Sfratti Zero, e dell'energia messa in campo da persone di diverse età, inclusi quei meno giovani che non hanno perso la voglia di lottare.

    Il Pane e le rose - Collettivo redazionale di Roma

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