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Milano, le lavoratrici e i lavoratori della DUSSMANN non mollano: un altro sciopero riuscito

(30 Gennaio 2014)

Le lavoratrici e i lavoratori della DUSSMANN hanno partecipato ancora una volta in massa allo sciopero del 28 gennaio proclamato da COBAS e USI.
Uno sciopero che ha evidenziato, ancora una volta, la determinazione cosciente di contrapporsi alle logiche arroganti di DUSSMANN e alla connivenza di Sacra Famiglia al taglio del salario e al processo selvaggio di ristrutturazione dell'appalto delle pulizie di questo istituto a scapito dell’igiene e della sicurezza dell’utenza.
DUSSMANN come ELETTROLUX: i primi pagati meno per scelta padronale gli altri ricattati tra lavoro o riduzione del salario.
La merce lavoro innalzato al dio profitto.
Lo sciopero è riuscito a dispetto di chi, dopo aver passato una vita a sputare veleno contro la CGIL, oggi le troviamo oltre al ruolo di voltagabbana anche funzionale alla Dussmann immolandosi al crumiraggio.
Lo sciopero voluto dai lavoratori e dalle lavoratrici della Sacra Famiglia è rivolto contro la logica ricattatoria di DUSSMANN che vorrebbe con lo straordinario tacitare le giuste rivendicazioni che sono al fondo della protesta dei lavoratori.
La logica di elargisce solo ai lavoratori fedeli lo straordinario (quota parte per un eventuale recupero del salario estorto da Dussmann col taglio delle ore), negarlo a quelli meno “disciplinati”, più combattivi e coscienti dei lori diritti.
Il ricatto di DUSSMANN, non può andare avanti con il taglio del 17% delle ore di lavoro.
I servizi che DUSSMANN non riesce oggi a garantire in ordinario viene garantito con lo straordinarie.
Una vera presa per i fondelli!
Rendere evidente che DUSSMANN e Sacra Famiglia non hanno convenienza a nascondere, che in queste condizioni non si possono garantire condizioni dignitose di lavoro né livelli adeguati di pulizia nei reparti.
COBAS e Usi hanno deciso di istituire una cassa di resistenza per contrastare le politiche aggressive di DUSSMANN e il diritto dei lavoratori di scegliersi democraticamente chi li deve rappresentare. Il Riscrivere le regole aziendali Non passerà.
I DIRITTI NON SI CALPESTANO!

Milano, 30 gennaio 2014

UNIONE SINDACALE ITALIANA USI C.T.&S. e Cobas Lavoro Privato

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