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(6 Novembre 2010) Enzo Apicella
Esplode la Eureco di Paderno Dugnano: sette operai feriti, quattro rischiano la vita. In Puglia tre morti sul lavoro nell'ultima settimana

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(Di lavoro si muore)

Riuscito in tutta Italia lo sciopero nazionale di 24 ore dei ferrovieri!!!

(19 Gennaio 2005)

Alla fine dello sciopero nazionale sulla sicurezza, possiamo tirare le somme.

Sugli obiettivi di :
- una maggiore e più diffusa sicurezza a vantaggio degli utenti;
- ritiro delle sanzioni disciplinari e dei licenziamenti per quei ferrovieri che stanno denunciando situazioni di malsicurezza reali e non immaginarie;
- per una ferrovia pubblica;
- contro la riduzione dei macchinisti da due a uno e l’introduzione del VACMA;
- assunzioni per impedire la diffusione impropria del lavoro straordinario e la fatica derivante, attenuando l’attenzione nel lavorare a scapito della stessa sicurezza;
- abolizione dei contratti atipici e precari almeno per tutte le lavorazioni collegate alla circolazione dei treni;
- concreti investimenti per il raddoppio delle linee ferroviarie;
- attivazione immediata dei collegamenti telefonici terra-treno per consentire i collegamenti di urgenza e l’invio dell’allarme generalizzato ai treni.

Si sono mobilitati decine di migliaia di ferrovieri.
Dai dati in nostro possesso, mentre le adesioni negli uffici e nella manutenzione non hanno superato il 30 %, nel restante personale dell’ esercizio (personale viaggiante, personale delle stazioni, macchinisti etc) le adesioni vanno dal 35% in alcune regioni del Sud fino al 80-90% nelle regioni del Nord.
Di fatto,in Italia hanno circolato quasi esclusivamente i treni che i ferrovieri hanno responsabilmente scelto di far circolare, cioè quelli nelle fasce pendolari mattutine e serale ed i treni a lunga distanza.
Se si tolgono quelli, è stato soppresso oltre il 90% dei treni.

Nel ricordo dei colleghi caduti sul lavoro e dei cittadini deceduti nell’incidente di Crevalcore, crediamo di avere inviato un forte segnale per un cambiamento di rotta nel settore dei trasporti del nostro Paese.
Vedremo nei prossimi mesi se tale segnale sarà colto, ma possiamo assicurare fin d’ora che continueremo nel proporre al Paese questi obiettivi.

Roma 18 gennaio 2005

IL DIRETTIVO NAZIONALE SULT-FS

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