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RESOCONTO ASSEMBLEA SINDACALE RETRIBUITA E MOBILITAZIONE AL DIPARTIMENTO POLITICHE SCOLASTICHE DI ROMA CAPITALE DEL 13 FEBBRAIO 2014, LAVORATRICI E LAVORATORI COOPERATIVA SOCIALE ERMES

(19 Febbraio 2014)

Si è svolta, come programmato, l’assemblea sindacale retribuita indetta dall’Unione Sindacale Italiana e dalla RSA-RLS interna USI, rivolta a lavoratrici e lavoratori della Cooperativa Sociale ERMES, in particolare per coloro che sono utilizzati nelle attività di “Scolarizzazione rom”, “mediazione interculturale”, aperta agli altri dipendenti della cooperativa. L’assemblea si è svolta presso la sala riunioni del Dipartimento Politiche Scolastiche Educative di Roma Capitale, in via Capitan Bavastro 94, all’interno dello stato di agitazione sindacale cittadino proclamato dall’Usi il 5 febbraio. A Gennaio, con la cooperativa Ermes e con accordi sindacali aziendali, si era trovata fino a giugno 2014, la soluzione di ricollocazione del personale della cooperativa utilizzato per scolarizzazione romi, colpito dai continui tagli, riduzioni di finanziamenti operati prima dalla Giunta Alemanno e proseguiti dall’attuale Amministrazione. Massiccia la partecipazione del personale all’assemblea, compresi i lavoratori e le lavoratrici di etnia rom utilizzati in queste attività.

Obiettivo dell’assemblea, fornire un aggiornamento della situazione in questo settore, informare su cosa sta succedendo in questo periodo al Comune di Roma Capitale, proseguire le iniziative di mobilitazione e di intervento, sostenuti dal sindacato autorganizzato e autogestito Usi, da anni presente con combattiva Rsa e Rls anche nella cooperativa sociale ERMES. Tra gli obiettivi di rivendicazione, il collegamento tra la difesa delle garanzie occupazionali, la continuità lavorativa e salariale (la cooperativa applica anche ai cocopro in via di stabilizzazione, le tabelle salariali del CCNL Cooperative Sociali), il mantenimento di tutti i posti di lavoro, l’applicazione della “clausola sociale” di tutela nei prossimi bandi di gara (per scolarizzazione rom si è in proroga, fino a giugno 2014 con la contemporanea scadenza del bando di gestione campi attrezzati), con l’ottenimento e il recupero delle somme “ridotte” di budget complessivo, comprese le coperture economiche dei mesi estivi (tagliate dalla Giunta Alemanno dal 2012) e soprattutto lo sviluppo del progetto educativo, anche per questo tipo di attività, in termini qualitativi e non solo di mera custodia e vigilanza per il trasporto scolastico, ma come applicazione del DIRITTO ALLO STUDIO (costituzionalmente previsto) anche per alunni-e di etnia rom, sinti, con parità di trattamento rispetto a tutti gli altri studenti delle scuole di pertinenza di Roma Capitale. Un fattore inoltre per togliere dalla strada e dal rischio di emarginazione, disagio sociale, possibile “reclutamento” della criminalità organizzata, una componente giovanile della cittadinanza romana, nel caso il Comune debba, in nome di tagli e sacrifici e “razionalizzazione delle spese”, ridurre o eliminare l’intervento.

Un orientamento del Comune, ancora da verificare come posizione ufficiale dell’ASSEMBLEA CAPITOLINA e degli Assessorati e dipartimenti competenti (scolarizzazione rom e mediazione interculturale hanno come riferimento l’Assessorato e il Dipartimento Politiche Scolastiche, gestione dei campi attrezzati hanno come riferimento l’Assessorato e il Dipartimento per le Politiche Sociali, con differenti centri di costo nel Bilancio capitolino), sarebbe quello di fare i prossimi bandi, sempre divisi in lotti, con gestore unificato tra chi vince il bando di gestione campi che avrebbe affidata anche la scolarizzazione rom, passando la competenza futura di “stazione appaltante” al Dipartimento Politiche sociali, riportando quindi queste attività dopo anni e interventi, non più all’interno delle politiche scolastiche e dei servizi aggiuntivi nelle scuole, ma nell’ambito dei servizi sociali e assistenziali. Posizione che farebbe tornare indietro l’intervento di diversi anni, con un arretramento culturale e di sviluppo del diritto allo studio. Orientamento che anche l’Usi, sta cercando di contrastare, anche con la costruzione di un confronto con l’Amministrazione a tutti i livelli, politico e gestionale, anche con un intervento sui testi dei bandi di gara, per evitare “sorprese” all’inizio dell’estate.

Una delegazione di lavoratrici e lavoratori, guidata dalla Rsa Usi interna, ha poi avuto un primo colloquio interlocutorio con il funzionario responsabile nel Dipartimento XI, su scolarizzazione rom e di mediazione interculturale, al quale hanno sollevato le varie questioni, sia attuali che di future. I lavoratori e le lavoratrici, hanno utilizzato le ore di assemblea per “presidiare” in modo pacifico il Dipartimento, dando così un primo segnale di mobilitazione, decidendo di attuare forme di comunicazione e di sensibilizzazione di famiglie e di cittadinanza, all’interno dello stato di agitazione sindacale cittadino. L’USI ha preso impegno di chiedere la convocazione delle Commissioni consiliari permanenti, politiche sociali e scuola, sia separatamente che in forma congiunta, con la presenza dei dirigenti dei dipartimenti e gli assessori, per costruire un percorso di confronto e il raggiungimento degli obiettivi, richieste fatte il 17 febbraio sulle quali si attende a marzo la convocazione, la questione si sposterà poi in Campidoglio.

LA LOTTA PROSEGUE, per garantire lavoro, salario, diritti e qualità all’utenza, per contrastare peggioramenti delle condizioni di lavoro, nonché per fronteggiare latenti fenomeni di discriminazione, di intolleranza, di emarginazione sociale.

Le lavoratrici e i lavoratori autorganizzati, non sono disposti a subire senza difendersi.

Unione Sindacale Italiana – USI Segr. Prov. intercategoriale, RSA/Rls Usi Soc. Coop. Sociale ERMES

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