">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Università munnezza

Università munnezza

(25 Novembre 2010) Enzo Apicella
La riforma Gelmini In discussione alla Camera

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

La riforma previdenziale e lo scippo del TFR

(26 Gennaio 2005)

In base alla Riforma Dini, con il metodo retributivo e 40 anni di contributi la pensione di un lavoratore è pari all’80% dell’ultima retribuzione. Con 40 anni ma un calcolo misto (retributivo e contributivo)la pensione sarà pari al 65% dell’ultimo stipendio. Chi andrà in pensione solo con il contributivo avrà una pensione pari al 50% dell’ultima busta paga!. Ma la soluzione che ci propone la Riforma Maroni, con l’accordo di fatto dei sindacati concertativi, è peggiore del male: con il silenzio assenso il TFR finirà nei Fondi Pensione chiusi cogestiti dai sindacati stessi.

I fondi investono nel mercato finanziario, per cui il diritto alla pensione dipenderà dal mercato più rischioso e speculativo: nei primi 4 anni i Fondi già operanti in Italia hanno fatto registrare una perdita dell’8% circa rispetto alla rivalutazione del TFR! In USA con il crollo dei rendimenti di Borsa pensionati ottantenni sono stati costretti a tornare a lavorare! E evidente, inoltre, la deriva del sindacato dei servizi: finora un lavoratore che si rivolgeva al sindacato per un consiglio sulla propria pensione riceveva un parere imparziale; adesso il sindacato ha un interesse oggettivo a incrementare la sottoscrizione del proprio fondo, un interesse potenzialmente in conflitto con quello del lavoratore.

Il Decreto legislativo delle nuove disposizioni sul TFR non è ancora stato emesso e proprio la controinformazione fatta dai Cobas e dagli altri sindacati di base ha fatto saltare il coperchio a una rapida e strisciante uscita del Decreto. Possiamo ancora bloccare l’uscita del decreto!

Quando (e se) uscirà Decreto legislativo ci saranno ancora sei mesi di tempo perchè i lavoratori possano comunicare - in modo esplicito per iscritto e ognuno singolarmente- il proprio No al trasferimento del TFR in un fondo di pensione integrativa. E' chiaro che con un meccanismo come quello previsto dalla Legge sul “silenzio-assenso”, la coalizione di padronato-governo-sindacati gioca sulla disinformazione e sull'incertezza dei lavoratori. Ma nella scuola Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda stanno già facendo assemblee per convincere i lavoratori ad aderire da subito al Fondo Espero: si può aderire, ma non si può dissentire già da ora!

Non aderiamo a i Fondi pensione! Mobilitiamoci per bloccare il decreto legislativo! Esercitiamo il dissenso quando e se uscirà il decreto!

Far saltare i Fondi Pensione è l’unico modo per imporre il ritorno al metodo retributivo!

La pensione è un diritto sociale fondamentale per tutti i lavoratori, deve essere garantita dallo Stato e non dipendere dal mercato!

Se uscirà il Decreto legislativo presso la sede Cobas di via della Formica 210 sarà disponibile il modulo che ogni lavoratore dovrà compilare se vuole evitare il trasferimento automatico del proprio TFR ai fondi pensione privati.

SABATO 29 GENNAIO alle ore 16
presso la sala del dopolavoro ferroviario - Lucca
ASSEMBLEA PUBBLICA

Intervengono:
SIMONE GIANI – laboratorio politico-sindacale Empoli
RINO CAPASSO – Cobas scuola Lucca
FEDERICO GIUSTI – Esecutivo nazionale Confederazione Cobas

Confederazione Cobas Lucca

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie del dossier «Difendiamo pensioni e TFR»

Ultime notizie dell'autore «Confederazione Cobas»

15173