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Un altro fondo è possibile

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(17 Settembre 2010) Enzo Apicella
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    IL PD BERLUSCONIZZATO DA GIUDA RENZI.

    UOMINI (E DONNE) NUOVI PER LE VECCHIE POLITICHE LIBERISTE.

    (3 Marzo 2014)

    giudarenzi

    C’era una volta la DC e l’hanno riprovata a farla, ma i tempi non sono più quelli. Così la pattuglia guidata da Letta, con al fianco Alfano e subito dietro, Lupi e Franceschini, ha dovuto lasciare il passo a un politico, pure lui già giovane DC, ma il cui feeling con Berlusconi ha un così elevato livello di empatia che ultimamente i pasdaran del Cavaliere fanno a gara a tesserne le lodi. I metodi sono stati vecchi come il cucco, la congiura di palazzo, un po’ come i Pazzi, un po’ come Bruto, se non sono stati brutali come in quei tempi là, è solo perché l’etichetta democratica pretende altra scena.

    Il modello di capitalismo clientelare rappresentato dalla vecchia DC, non funziona ai giorni nostri. Il capitalismo post Tatcheriano e Reaganiano, post muro di Berlino, che ha vinto su tutta la linea lo scontro sociale, se ne sbatte di politici che non hanno il passo giusto, quello chiesto dai mercati, dal FMI e dalla BCE, di politici che cercano di fare dei distinguo ( se pur assai modesti, modestissimi), dai Marchionne. “Ma chi se ne frega ! abbiamo vinto, l’avversario di classe è col culo per terra, prendiamoci tutto, punto”. L’hanno capito così bene i liberal ( le “sinistre” anglosassoni) dove i Clinton e i Blair sono andati oltre, nella devastazione sociale, dai loro omologhi e predecessori di Destra.

    E così in questo “mondo nuovo”, in questo XXI° secolo, in questo paese, senza più un sindacato degno di questo nome, senza un partito delle classi povere e sfruttate, i mercati, le banche, gli speculatori, la Confindustria, hanno trovato il loro nuovo rappresentante ( non più logoro come l’uomo di Arcore, ormai alle soglie della pensione politica ), che sembra poter garantire lunga vita alle politiche liberiste che contengono anche il premio clientelare a tutti i caporali che sono disposti a seguire gli ordini del capo, senza discutere, per fare la squadra più forte.

    Renzi sembra un buon antidoto anche verso l’unica opposizione di peso che c’è nel paese, quella grillina, a cui ha tolto anche lo slogan “giovane è bello”, facendogli gridare che il governo del Presidente più giovane è male per l’Italia.

    Purtroppo sui grillini non si può fare affidamento per cambiare questo paese, non perché tra loro non ci sia pure chi è in buona fede ( ma più si sale nella leadership e più la malafede cresce), ma perché la loro idea di democrazia è simile al televoto di Sanremo, non alla democrazia diretta di cui parlano.

    Un Movimento, un vero Movimento, si muove in una direzione, nella direzione stabilita dal programma del Movimento, che deve avere al centro l’idea della società per cui si batte.

    Invece la democrazia smanettone dei 5 stelle funziona come un autobus senza destinazione. I passeggeri salgono, riempiono tutti i posti a sedere, e solo a questo punto si decide dove andare. Se “30” dei “56” passeggeri dicono “cittadini del mondo”, allora si va in direzione Cittadini del Mondo, se prevale al contrario la destinazione “l’Italia è degli italiani” si prende quest’ultima strada. Si segue insomma la pancia del paese, il populismo appunto, e la storia ci racconta, senza alcuna possibilità di errore, che se si segue la pancia ci si dimentica del perché accadono le cose e di chi è la colpa delle cose che accadono, e così si svolta, sempre, a destra.

    Renzi è solo l’interprete attuale delle politiche del capitalismo, non lo si sconfigge senza combattere il capitalismo, se sconfitto senza cambiare modello sociale, riapparirà sotto mutate forme, per sconfiggerlo veramente ci vuole un’idea, noi la chiamiamo ancora uguaglianza, per arrivarci la strada è il conflitto sociale, per realizzarla occorre unire tutti coloro che soffrono per le conseguenze sociali di un sistema oggi in crisi che ci toglie il lavoro, diritti, dignità.

    Non facciamoci togliere anche la speranza di un futuro migliore, organizziamo la lotta al governo Renzi.

    2/03/2014

    Associazione Culturale CASA ROSSA - Spoleto

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