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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
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Turni di lavoro massacranti? Pazienti considerati come bulloni?
Qual è la posizione della RSU?

(11 Marzo 2014)

Martedì 18 febbraio 2014 si è svolta una riunione della RSU dell’Asl 12 Veneziana, con all’Ordine del Giorno: Orario di Lavoro e Regolamento per la Mobilità interna.
COBAS Sanità ha partecipato alla discussione, adeguandosi pertanto alla sentenza esecutiva di primo grado del 24 luglio 2013 emessa dal Tribunale di Venezia, sentenza non definitiva che potrebbe risultare riformata negli ulteriori gradi di giudizio.

Nella discussione, gli attuali rappresentanti RSU partecipanti ai tavoli con l’azienda, hanno negato i rilevanti disagi derivanti dall’attuale anarchia delle diverse tipologie di orario nelle corsie ospedaliere glissando sulla palese contraddittorietà di un accordo sindacale sul Nuovo Orario di Lavoro, che prevede al tempo stesso sia il diritto di riposo giornaliero di 11 ore consecutive, previsto dal D.Lgs. 66/2003 attuativo delle direttive della Comunità Europea sull’orario di lavoro, sia la possibilità di continuare a lavorare con la precedente articolazione oraria, che, diversamente 11 ore non le prevede.

Cgil Cisl Uil e FSI assicurano: “Tra non molto si andrà, in tutte le Unità operative ‘a regime’ con il Nuovo Orario”.
Peccato che la Direzione Sanitaria sembra andare in direzione esattamente opposta!! “Si può fare il vecchio ed il ‘nuovo’ dicono i vari Coordinatori, …secondo le esigenze di servizio”. Già! “Le esigenze di servizio”!

MA abbiamo ancora diritto ad una vita tutta nostra, almeno fuori dagli impegni lavorativi?

Sempre più spesso il turno di lavoro è rimaneggiato, rivisto, modificato, stravolto e con esso stravolta la nostra vita, gli impegni familiari, ogni progettualità personale.

A tal proposito vorremmo ricordare a certi Coordinatori cosa dice sul merito la Corte di Cassazione con sentenza 12962/2008 del 21 maggio 2008: “LAVORO SUBORDINATO. TEMPO di LAVORO. OBBLIGO del DATORE di LAVORO di FAR CONOSCERE i TURNI di SERVIZIO CON RAGIONEVOLE PREAVVISO. VIOLAZIONE. DANNO ALLA VITA di RELAZIONE del LAVORATORE”.
La Suprema Corte ha affermato che il tempo libero ha una sua specifica importanza, stante il rilievo sociale che assume lo svolgimento da parte del lavoratore di attivita' extralavorative (o relative a un secondo lavoro, ove non sia prevista esclusiva), sicche' l'obbligo datoriale di affissione in luoghi accessibili dei turni di servizio - di cui all'art. 10 della legge n. 138 del 1958 - dev'essere inteso come diretto a consentire al lavoratore di conoscere in via anticipata, in un termine ragionevole, i propri impegni lavorativi, al fine di una programmazione del proprio tempo libero.

Nel corso della riunione della RSU del 18 febbraio u.s. si escludeva ogni possibilità di sottoporre a REFERENDUM l’accordo sindacale sul “Nuovo Orario di Lavoro”, come a suo tempo già proposto da COBAS Sanità nel tentativo di Conciliazione in Prefettura di Venezia svoltosi il 18 novembre 2013.
Stessa sorte è toccata alla nostra proposta di condivisione di un ordine del giorno CONTRO il progetto della Regione Veneto sul “minutaggio” dei percorsi di assistenza.

QUESTA SÌ CHE È DEMOCRAZIA!

Per ciò che ci riguarda, questo Sindacato non pare minimamente allarmato dalla rapida involuzione della qualità delle prestazioni, ne men che meno dal rischio a cui sono sottoposti i degenti considerati come pure varianti di una catena di montaggio.

Informiamo i lavoratori che i lavori di quella riunione RSU si sono prevalentemente occupati di una proposta di “Regolamento per la mobilità interna”!
Su questo punto COBAS Sanità rileva molte contraddizioni.

Il “Regolamento sulla Mobilita' ordinaria comparto sanita' all'interno dell'Azienda”, assunto con Deliberazione dell’Asl 12 n.°494 del 8 marzo 2001, prevede che: “In caso di esigenze di servizio, ove i trasferimenti necessitati non possano essere soddisfatti con la mobilità volontaria, si procederà alla formazione di graduatoria con i predetti criteri che verrà utilizzata rovesciata”, MA non si comprende, innanzi tutto, per quale strana alchimia, lo stesso sembra recepisca “l’art. 9 del Contratto Collettivo Integrativo del 4.7.2000”???
A noi risulta che quest’ultimo sia stato infatti siglato dalle O.O.S.S. il 29 maggio 2000, e che NULLA prevedeva al riguardo.

A maggioranza la RSU, proponeva quindi di “distinguere” i dipendenti titolari di Posizione Organizzativa o Coordinamento, da questi passaggi.

RIVENDICHIAMO il DIRITTO dei LAVORATORI di decidere sugli accordi che li riguardano!

BASTA ACCORDI SINDACALI e VERBALI delle riunioni RSU SECRETATI!!!

COBAS Sanità Venezia

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