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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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ORTALE (PRC): L’AMMAZZA-ROMA APPLICA ALLA CITTA’ LE REGOLE CHE LA TROIKA DETTA ALL’ITALIA.

(12 Marzo 2014)

ammazzaroma

Roma, 12 marzo 2014: E’ stato davvero spassoso vedere l’ex sindaco di Roma che in televisione attaccava gli uomini del governo Renzi, sbattendo loro in faccia il fiscal compact ed i noti 40 miliardi di euro da tagliare in Italia ogni anno per un totale di ben 20 anni. Sembrava quasi che il neonato partito di AN ridesse lumi, luce e smalto a chi dal lontano 2011, l’anno clou del fiscal compact, non aveva fiatato minimamente su questa draconiana misura che porterà il nostro paese, se non stoppata da una nuova forte colazione di opposizione politica e sociale, a fare la fine attuale dei fratelli greci: davvero “stessa faccia stessa razza”. Così, dopo che la Troika europea ha deciso nell’estate del 2011 di commissariare, di fatto, l’Italia con il passaggio da Berlusconi al finto governo tecnico di Monti, poi di Letta ed ora di Renzie, la stessa ricetta con le dovute proporzioni viene applicata al Comune più grande d’Italia: Roma. Se vuoi recuperare quasi 500 milioni da governo nazionale, la ricetta indicata dal decreto firmato dall’immancabile Presidente Napolitano indica la strada a colpi di tagli alla spesa sociale sui bilanci 2014 e 2015, messa in vendita del proprio patrimonio immobiliare (già pronta la proposta di Giunta n. 88/2013), privatizzazione ulteriore della corazzata ACEA spa con la messa sul mercato del 21 % delle sue quote (chissà chi le vuole), taglio dei cosiddetti rami secchi delle aziende partecipate, a partire dal 40 % della Farmacap, privatizzazione totale o di una parte del trasporto pubblico locale e del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti (dicasi ATAC e AMA), ulteriore compressione dei nidi pubblici sempre più a favore di quelli in convenzione o privati. Ill tutto condito da una bella spolveratina di migliaia di dipendenti in esubero, tra le diverse aziende passate nel tritacarne del commissariamento del governo Marino, per i quali si affaccerà lo spettro prima dei contratti di solidarietà e poi..? Chiaramente nulla di fatto sulla vera ciccia dove si potrebbe tagliare e fare una reale spending review o recuperare parecchi milioni di milioni di euro. Basterebbe guardare nella macchina capitolina e nelle aziende a lei collegate per vedere, per fare un semplicissimo esempio, a quanti sono coloro che prendono come compenso annuo più del primo cittadino di Roma e ne vedremmo delle belle. Basterebbe vedere a quali prezzi irrisori vengono ancora affittati gli immobili del Comune di Roma anche, ma non solo, in pieno centro città. Basterebbe vedere i costi dei Contratti di servizio e tra questi quelli per gli interventi esternalizzati che se riportati in house garantirebbero servizi migliori a costi ben minori. Basterebbe mettere uno stop alle tante consulenze esterne date ai propri discepoli, ed in questo non cambia la musica tra i vari sindaci succedutisi negli anni in Campidoglio, per poter riempire i salvadanai della macchina capitolina. Ma questa, sicuramente, è un'altra Roma ed un'altra storia.

Claudio Ortale, membro del CPN di Rifondazione Comunista

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