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DISCARICA FORMICA: FARE LUCE E INTERVENIRE A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA

(14 Marzo 2014)

Il 23 gennaio scorso la Regione Puglia ha rinnovato l'Autorizzazione Integrata Ambientale alla discarica gestita dalla Formica Ambiente Spa nonostante il parere contrario della Amministrazione provinciale e con il parere favorevole di ARPA, ASL e Comune di Brindisi il quale ha cercato di ottenere a posteriori una riapertura del procedimento e non essendoci riuscito ha proposto ricorso al TAR contro il provvedimento.

Appare davvero singolare che mentre a Brindisi evidenze sanitarie, poste dalla stessa Regione a base della Valutazione del Danno Sanitario, abbiano dimostrato effetti negativi sulla salute delle popolazioni dell'area, l'ARPA e la ASL rilascino parere favorevole non già alla semplice prosecuzione dell'esercizio ma persino all'ampiamento della discarica di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi trattati. Con tale autorizzazione la discarica potrà essere ampliata fino all’impressionate volumetria di 1,5 milioni di metri cubi con arrivi di rifiuti da tutta Italia. E ciò mentre la stessa Regione da oltre un anno impone nella discarica comunale lo sversamento dei rifiuti di venti comuni del barese in zona Autigno.

Mentre la Regione Puglia a parole si fa vanto di aver introdotto la legge sulla valutazione del danno sanitario, nei fatti agisce autorizzando in barba alle evidenze di danno sanitario già esistenti aumentando la pressione ambientale in una zona, la contrada Autigno, dove i cittadini lì residenti da anni con esposti e manifestazioni denunciano una situazione gravissima di invivibilità.

Il parere favorevole rilasciato dalla ASL di Brindisi, poco più di una decina di righe, pone come condizioni all'esercizio la costruzione di un nuovo pozzo di monitoraggio della falda, il contenimento delle emissioni odorose per mezzo della esecuzione di campagne di monitoraggio e il buon funzionamento dell'impianto di trattamento delle acque di dilavamento. Ma ciò che preoccupa maggiormente è che la ASL alla richiesta del Sindaco di Brindisi, ancorchè tardiva, di "un accertamento atto ad escludere o meno potenziali danni sanitari correlabili all’esercizio dell’impianto in argomento" risponda che "non è possibile, al momento, effettuare una valutazione ambientale complessiva delle contrade interessate, ciò in quanto lo scrivente Ufficio non è in possesso di dati sufficienti relativi alle emissioni, siano esse in atmosfera o nei corpi idrici, per la valutazione relativa sia al carico prodotto da ciascuna attività che agli effetti cumulativi» rimandando eventuali ulteriori comunicazioni a valle delle risultanze del rapporto sulla Valutazione del Danno Sanitario previsto dalla L.R. Puglia n. 21/2012. Il Sindaco richiede la valutazione di un danno sanitario e la ASL risponde che non ha dati di emissione. Risposta incompleta e per nulla rassicurante che induce a chiedere se la ASL abbia valutato, come forse sarebbe stato doveroso, il danno sanitario eventualmente finora prodotto dalla discarica in questione e su quali basi allora la ASL abbia formulato il suo parere.

Così come si è indotti a chiedere come possa accadere che gli Uffici comunali esprimano pareri in aperto contrasto con le scelte dell’Amministrazione in tema di politica sanitaria.

Aderiamo quindi alla protesta del Comune di San Vito dei Normanni che per il 21 marzo ha convocato un consiglio comunale sul tema ed alla manifestazione degli abitanti di Autigno indetta per il 22 marzo chiedendo alle Istituzioni che facciano luce sulla questione e intervengano con urgenza a tutela della sanità pubblica.

Brindisi, 11 marzo 2014

FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO - BRINDISI

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