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Nuovi arresti per il Sistri

Un'altra bufera in arrivo in Abruzzo

(25 Marzo 2014)

"Entro quest'anno, l’Abruzzo sarà interamente cablato".

ottaviano

Ottaviano Del Turco

In uno stretto giro di subappalti (Finmeccanica-Selex Se.Ma.-Sediin-Abruzzo Engineering), il progetto Sistri, sulla tracciabilità dei rifiuti, è stato affidato in parte alla società Abruzzo Engineering. I dipendenti dell'azienda abruzzese sono stati impiegati fuori regione per un periodo di circa cinque mesi. Da metà ottobre 2009 fino ai primi di marzo 2010, fra Nepi e Castellammare di Stabia. Le attività consistevano nel formattare delle chiavette usb. Un lavoro durato appena un mese e mezzo.

Poi, come riferiscono fonti interne della Selex (http://www.linkiesta.it/indagini-e-accuse-mr-rifiuti-imbarazza-la-prestigiacomo), partner industriale della Abruzzo Engineering, i lavori si sarebbero bloccati lasciando senza occupazione la forza lavoro comunque impiegata e trasferita ogni settimana da una regione all'altra, in un contesto palesemente antieconomico, considerando anche le relative spese di vitto e alloggio.

Come nasce Abruzzo Engineering? Nel 2006, Ottaviano Del Turco, forte dell'amicizia dell'allora presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Pierfrancesco Guarguaglini, dà vita a una società pubblica con lo scopo di ridurre il digital divide nel territorio abruzzese (60% Regione Abruzzo, 30% Finmeccanica, partner industriale, attraverso la controllata Selex Service Management e 10% Provincia dell'Aquila).

Dopo gli arresti eccellenti del 2008, tra cui quello di Lamberto Quarta, presidente e Ad di Abruzzo Engineering, la società accusa il colpo lasciando sul tappeto spese per decine di milioni di euro di fondi comunitari destinati alle attività legate alla realizzazione di un anello per la banda larga, mai realizzato. Il successore di Del Turco, l'attuale governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi, come socio di maggioranza, nel dicembre del 2010 ha messo in liquidazione la società, a causa delle inchieste giudiziarie e di una richiesta milionaria di danni da parte di Finmeccanica, che rivendica il pagamento di lavori effettuati per la banda larga, mai attivata (http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-il-giorno-dei-tre-ministri-utopia-smart-city-vs-come-e-dovera/468712-302/).

A ridosso e solo per coincidenza con le elezioni del 25 maggio per il rinnovo della Giunta Regionale abruzzese, il presidente uscente, Gianni Chiodi ha siglato un progetto per abbattere il digital divide. Un gap tecnologico che affliggerebbe i cittadini e i pensieri del governatore a caccia di una riconferma all'Emiciclo.

Una regione all’avanguardia nella telematica, una rete veloce come lampi per tutti pure sul Gran Sasso e tutta questa grassa grossa grazia tecnologica di bit che colano, solamente grazie alla Abruzzo Engineering, che allestirà l’anello per abbattere le barriere informatiche... così parlò la prima volta Ottaviano Del Turco.

Con orgoglio abruzzese, con la grinta del lupo e la prestanza di un orso marsicano, Chiodi butta sul tavolo l'accordo sottoscritto con Fastweb. Un contratto di trasporto dei dati tra le sedi regionali, sottoscritto, attraverso Consip, utilizzando l'anello in fibra ottica di proprietà dell'Ente Regione. Guarda caso, proprio quello che doveva essere realizzato da Abruzzo Engineering nel 2006.

La promessa - sempre casualmente a ridosso delle elezioni e dello scandalo "Rimborsopoli" - è questa:

"Entro quest'anno, l’Abruzzo sarà interamente cablato".

Cabla, che ti passa!

Domenico Attanasii

Fonte

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