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DA VITERBO A VERONA

(5 Aprile 2014)

Si è svolto sabato 5 aprile 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in preparazione del 25 aprile.
Nel corso dell'incontro è stato presentato l'appello che promuove l'iniziativa nonviolenta nazionale denominata "Arena di pace e disarmo" che si svolgerà appunto il 25 aprile 2014 all'Arena di Verona, promossa da innumerevoli personalità, associazioni, movimenti ed istituzioni impegnati per la pace, la democrazia, la giustizia, la solidarietà, i diritti umani.
I partecipanti all'incontro viterbese hanno espresso ancora una volta sostegno all'iniziativa e condivisione del suo motto: "La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".
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Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ribadito ancora una volta che la guerra, che sempre e solo consiste nell'uccisione di esseri umani, è sempre nemica dell'umanità; che la pace si costruisce con la smilitarizzazione, il disarmo, la solidarietà che salva le vite; che opporsi alla guerra significa anche opporsi al razzismo, opporsi a tutte le uccisioni ed a tutte le persecuzioni; rispettare e difendere la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani; rispettare e difendere il mondo vivente minacciato di distruzione.
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Qui ed ora occorre pertanto opporsi ad ogni scellerato stravolgimento golpista della Costituzione nata dalla Resistenza antifascista: la Costituzione va mantenuta, difesa ed applicata.
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Qui ed ora occorre pertanto lottare per la cessazione immediata della illegale partecipazione militare italiana alla guerra afgana ed alle altre "missioni internazionali" che sotto il pretesto dell'antiterrorismo e dell'antipirateria hanno portato le forze armate italiane a fare da truppe d'occupazione per le dominazioni mafiose ed imperialiste, da plotoni d'esecuzione per conto dei petrolieri, da carne da macello a vantaggio dei signori della guerra e dei divoratori di vite umane.
Qui ed ora occorre pertanto lottare per il disarmo: a cominciare dalla definitiva rinuncia alla produzione e all'acquisto dei famigerati cacciabombardieri F-35.
Qui ed ora occorre pertanto lottare per la smilitarizzazione, sostituendo all'apparato militare i Corpi civili di pace e la Difesa popolare nonviolenta.
Qui ed ora occorre pertanto lottare per la proibizione della produzione, del commercio, della detenzione e dell'uso delle armi, e per la riconversione dell'industria bellica e armiera a produzioni unicamente civili.
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Qui ed ora occorre pertanto lottare per l'abolizione immediata di tutte le abominevoli misure razziste, per far cessare la criminale persecuzione dei migranti e ripristinare il rispetto dei diritti di tutti gli esseri umani; occorre pertanto lottare per abolire i campi di concentramento; occorre pertanto lottare per abolire le deportazioni; occorre pertanto lottare per abolire il favoreggiamento della schiavitù da parte dello stato italiano; occorre pertanto lottare per consentire a tutti gli esseri umani di entrare in Italia in modo legale e sicuro, così sconfiggendo le mafie schiaviste dei trafficanti e facendo cessare le stragi nel Mediterraneo.
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Qui ed ora occorre pertanto lottare per inverare il programma scritto nei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, il programma della Liberazione, il programma della Resistenza.
Pace e giustizia, libertà e solidarietà: solo la nonviolenza può salvare l'umanità.
"La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".

Viterbo, 5 aprile 2014

"Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

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