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Britannia

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(11 Agosto 2011) Enzo Apicella
La Gran Bretagna cambia le regole del gioco: l'esercito contro la rivolta

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    (Lotte operaie nella crisi)

    Separarsi dall’Italia? No, farla finita con il capitalismo!

    (16 Aprile 2014)

    Mentre la crisi del capitalismo sta colpendo in maniera sempre più grave le nostre condizioni di vita, un po’ in tutta Italia, isole comprese, si stanno rafforzando gruppi e gruppuscoli inneggianti all’indipendenza e all'autonomia di varie fette del territorio nazionale. Lo confermano gli ultimi avvenimenti in Veneto: dal referendum on line sull’indipendenza fino ai recenti arresti dei cosiddetti venetisti.

    Queste forze rappresentano il tentativo della media e piccola borghesia locale (artigiani, lavoratori autonomi, commercianti, padroni di aziende a dimensioni territoriali...) di porsi alla testa del malcontento che tutti viviamo, dandogli contenuti politici che rispecchino i loro interessi, in primis quello della contestazione alle tasse.

    La loro ribellione è contro lo stato centrale che rappresenta gli interessi della grande borghesia capitalista, ma a ben guardare essa ha le gambe corte.

    Il “piccolo capitale” delle “piccole patrie” non può sconfiggere lo stato centrale e l'Unione Europea del grande capitale, perchè esso tenderà a trovare una collocazione d'interessi con quest'ultimi, diventando una forza apertamente reazionaria e antipopolare. La storia delle Lega lo dimostra.


    SOLO LA CLASSE LAVORATRICE PUO' GUIDARE

    LA TRASFORMAZIONE DI QUESTO SISTEMA

    DI SFRUTTAMENTO E RAPINA!



    Sono i lavoratori, la classe operaia e il proletariato, che subiscono il più grave sfruttamento del sistema capitalista e vedono le proprie condizioni di vita precipitare nell'attuale fase di crisi, a costituire una forza di reale cambiamento. Se sviluppa politicamente la lotta contro il proprio sfruttamento, la classe lavoratrice arriva a lottare per l'abbattimento di questo sistema fondato sugli interessi del grande capitale di industriali, banchieri e alta finanza, che opprimono anche la piccola e media borghesia, tutte le masse popolari e depredano i territori.

    Dal Nord al Sud, dall'Electrolux di Porcia alla Fiat di Termini Imerese, si sviluppano le lotte degli operai in difesa del posto di lavoro e delle proprie condizioni di vita. Il movimento no Tav è divenuto, partendo dalla Valsusa, un movimento nazionale. Le mobilitazioni per la casa si stanno diffondendo e rafforzando in ogni città.

    È l'unita nella lotta, da parte dei lavoratori e delle masse popolari, che può battere veramente questo sistema e questo stato. È creando un fronte di tutte le classi oppresse che sia guidato dalla classe operaia che il sistema capitalista può essere trasformato e abbattuto.


    SOLO LA LOTTA E LA DIREZIONE

    DEI LAVORATORI PUO' CAMBIARE LE COSE!

    DIFENDERE CON LA LOTTA DI CLASSE I POSTI DI LAVORO,

    LE NOSTRE CONDIZIONI DI VITA E IL TERRITORIO

    DALLA PREDAZIONE CAPITALISTA!

    COLLETTIVO TAZEBAO -per la propaganda comunista

    Fonte

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