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(25 Aprile 2014)
Oggi, giornata di lotta in ricordo della resistenza partigiana al nazifascismo, un fatto di inaudita gravità ha colpito la comunità palestinese, che come ogni anno partecipa alla celebrazione, e tutta la sinistra che gli si è radunata attorno. A pochi passi dal Colosseo, dove doveva partire il corteo, alcuni individui legati a posizioni sioniste hanno attaccato una prima volta dei compagni e compagne con bandiere palestinesi alzando la tensione. A questa provocazione la polizia ha risposto isolando gli aggrediti (cosa da aspettarsi dalle forze dell’ordine) bloccandoli sull’uscita della metropolitana e separandoli dal grosso del corteo, il quale indifferente è proseguito. Pochi minuti dopo un folto gruppo di persone con bandiere israeliane ha attaccato nuovamente la comunità palestinese, con calci pugni e spintoni. Come organizzazione abbiamo deciso, coerentemente con la nostra posizione sul diritto all’autodeterminazione dei popoli, di rimanere con il corteo solidale al popolo palestinese (duole dirlo, fra i pochi ad aver preso questa chiara scelta di campo) e abbiamo marciato con loro fino alla piazza d’arrivo: Porta San Paolo. Qui, non ancora contenti, alcuni sionisti (che non hanno nulla da condividere con la comunità ebraica), ammassati sotto il palco, hanno dato vita a nuove, inaccettabili, provocazioni in risposta alle quali la parte di corteo antisionista ha però risposto con slogan e determinazione conquistandosi quantomeno il diritto a manifestare vicino al palco nonostante la presenza di cordoni di poliziotti in tenuta antisommossa a dividere la piazza in due parti, da una parte bandiere d’Israele e dall’altra quelle rosse e palestinesi. La nostra posizione è chiara e non fraintendibile: ricordare oggi la resistenza al nazifascismo e la lotta all’oppressore significa anche e soprattutto solidarizzare coi popoli che in tutto il mondo subiscono l’oppressione, ed i palestinesi di certo sono da annoverare tra questi. Viva l’autodeterminazione del popolo palestinese, per una Palestina unita e socialista. , con pieni diritti alla minoranza di religione ebraica
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI – Sez. di Roma
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