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(23 Luglio 2011) Enzo Apicella

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Martedì a Roma in piazza con l’Ucraina antifascista

(12 Maggio 2014)

ucrainanti

Così come non sembra più essere possibile manifestare sotto i palazzi del potere nazionali – Camera, Senato, Palazzo Chigi – anche sotto alla sede italiana dell’Unione Europea la Questura di Roma insiste nel non voler concedere la possibilità di esprimere la propria solidarietà con le popolazioni ucraine assediate e assalite dalle truppe di Kiev e dalle milizie di estrema destra e con quelle che anche nel resto del paese dovranno fare presto i conti con le draconiane misure di austerity e i tagli - al settore pubblico, ai salari e alle pensioni -imposti dalla troika (Ue, Fmi e Commissione Europea) in cambio del megaprestito di 35 miliardi.

Ma domani pomeriggio, alle 17,30, alcune realtà politiche e sociali della capitale rinnovano l’appello a scendere in piazza nei pressi della sede dell’Unione Europea, in Via IV Novembre angolo Piazza Santi Apostoli, per esprimere la propria condanna nei confronti della complicità delle istituzioni e dei governi comunitari con il governo fantoccio e golpista ucraino, in concomitanza con il viaggio a Bruxelles, in visita alla commissione europea, del primo ministro della giunta di Kiev.
Dopo la tremenda strage di Odessa del 2 maggio scorso – molte decine di militanti comunisti e di sinistra, sindacalisti, lavoratori e giornalisti arsi vivi nella Casa dei Sindacati a causa dell’incendio appiccato dagli estremisti di destra o torturati e poi assassinati a freddo – le milizie di ‘Settore Destro’ inquadrate nella Guardia Nazionale continuano a mettere a ferro e fuoco le località insorte dell’Ucraina, sparando sui civili a Mariupol e a Krasnoarmeisk – e provocando decine di vittime – e scatenando aggressioni e pestaggi in altre città dove erano in corso prima le celebrazioni della vittoria sul nazifascismo vietate dai golpisti e poi le operazioni di voto per il referendum sull’autodeterminazione delle regioni sud-orientali.
Pur cercando ora una sua via di ricomposizione con la Russia – che nel frattempo ha assai moderato il suo sostegno agli insorti ucraini antifascisti – l’establishment dell’Unione Europea continua sulla via delle sanzioni e del sostegno politico e militare ad un governo estremista, xenofobo e militarista, in cui importanti incarichi sono stati affidati a esponenti del partito neonazista Svoboda.
La manifestazione – promossa dalla Rete dei Comunisti, dal Collettivo Militant, da alcuni centri sociali e da realtà di solidarietà internazionalista, antifascista e di lotta contro la guerra della capitale - intende anche denunciare il ruolo del governo Renzi, che in più occasioni, per bocca della responsabile della Difesa Roberta Pinotti, si è offerto di inviare truppe italiane a sostegno della compagine golpista di Kiev.
I promotori invitano a scendere in piazza numerosi, domani pomeriggio a Roma, all’insegna dello slogan ‘No Pasaràn!, per dare un segnale forte contro le ingerenze dell’imperialismo degli Stati Uniti ma anche di quello europeo che hanno già gettato l’Ucraina nel caos, scatenando una guerra civile già costata centinaia di vittime, e che potrebbero portare l’intero continente di nuovo sull’orlo di uno scontro bellico globale dagli esiti imprevedibili e tragici.

Contropiano

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