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Ucraina: contro UE, USA, NATO a fianco di chi lotta contro il fascismo e l’imperialismo

(15 Maggio 2014)

A seguito del golpe UE-NATO effettuato in Ucraina, settori di popolazione, lavoratori, sindacalisti, comunisti e militanti di sinistra in varie regioni prevalentemente dell'est, hanno ingaggiato una battaglia contro l'auto-proclamato governo di Kiev, formato dai nazisti eredi di Bandera (già collaborazionista dei nazisti tedeschi durante la 2 Guerra mondiale), oligarchi ed elementi vicini agli interessi dell'imperialismo europeo e statunitense. È in questa zona infatti che, dopo aver abbattuto l’Urss e fomentato guerre e massacri, si scontrano gli interessi dei grandi capitali per l’accaparramento dei mercati.
L'Ucraina da sempre, è un nodo fondamentale per la geopolitica, data la sua posizione di cuscinetto per via del confine russo e il passaggio energetico dalla Russia all'Europa.
Dopo lo smembramento della ex-Jugoslavia nel '99 la NATO prosegue la sua marcia verso oriente destabilizzando gli equilibri nei paesi dell'est con lo stesso sistema usato durante la guerra fredda, cioè usando strutture paramilitari segrete tipo “stay behind” come la Gladio attiva in Italia e che nelle basi Nato trovava terreno per addestrare gruppi di fascisti in attesa del colpo di Stato.
All'interno del paese, la giunta di Kiev non esita a reprimere l’opposizione al golpe, e lo fa utilizzando ogni mezzo possibile, sia avvalendosi di squadracce che rivelano il ruolo tipico del fascismo quale strumento del grande capitale, sia tentando di mettere al bando partiti e organizzazioni comuniste.
Organizzazioni paramilitari – comprese quelle guidate da un veterano israeliano che applica tecniche di combattimento sperimentate nell’operazione “piombo fuso” contro Gaza - messe a disposizione dal “Settore destro” e “Svoboda” e finanziati da CIA, servizi segreti stranieri, dirigenti di grandi gruppi industriali, finanzieri come Soros, stanno letteralmente massacrando comunisti, militanti di sinistra, antifascisti, lavoratori. Alcune notizie rivelano persino la presenza di mercenari italiani iscritti a “Casapound”.
Il 2 maggio ad Odessa abbiamo assistito al rogo della Casa dei Sindacati, dove – rinchiusi dalle porte sbarrate - decine di sindacalisti e appartenenti al Partito Comunista hanno perso la vita mentre nella sede preparavano il referendum del 12 maggio sul nuovo assetto federale del paese.
Il giorno della Vittoria che ricorda la Liberazione dal nazismo, le milizie fasciste hanno attaccato i cortei cittadini, partiti nonostante l'immediato divieto del sedicente governo di Kiev, provocando terrore, morte e ferimenti.
Denunciamo fermamente il ruolo di USA e UE, Italia compresa, che continuano ad appoggiare, moralmente, militarmente ed economicamente il golpe di Kiev e la barbarie nazista in corso, e che nulla fanno per garantire le decisioni popolari che - nonostante un referendum passato con il 90% - si vedono negato il principio di autodeterminazione.
Gli armamenti disposti nell'Europa orientale fanno pensare che un potenziale conflitto sia più che prossimo.
Denunciamo inoltre il ruolo infame giocato dei media nazionali che, con la menzogna, propagandano azioni imperialiste di aggressione.
Capitalismo significa guerra e fame, siamo a fianco dei comunisti, dei lavoratori e degli antifascisti ucraini in lotta contro l'imperialismo, per l’affermazione del socialismo.
Invitiamo alla mobilitazione contro la politica imperialista dell’Europa, degli Stati Uniti, per la cacciata delle basi Usa e Nato, vere e proprie centrali eversive, per un ampio fronte antifascista
Non un passo indietro!
Morte al fascismo, libertà ai popoli

Comitato Comunista "Fosco Dinucci", Firenze

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