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Piano Casa Lupi: un attacco frontale a chi lotta per una casa per tutti e tutte

(16 Maggio 2014)

Renzi si appresta a dar vita ad uno dei più duri e frontali attacchi all'edilizia popolare e alle necessità di tutte le persone che non hanno un tetto sulla propria testa o non riescono più a permettersi affitti e mutui sempre più alti e sempre meno sostenibili.
Ad accelerare la catastrofe sociale, che questo sistema costantemente alimenta, è arrivata la crisi economica che ogni giorno fa sentire i suoi effetti sulla pelle di lavoratori, precari, disoccupati, immigrati e tutti coloro che costantemente devono fare i conti con la difficoltà ad arrivare a fine mese.
Il “Piano Casa” firmato Lupi, nonostante voglia essere presentato come il decreto legge con cui affrontare l'emergenza abitativa, non è nient'altro che una soluzione di continuità con le politiche portate avanti da qualsiasi governo precedente a quello del giovane leader del PD: regali ai palazzinari e agli speculatori, soldi pubblici per alimentare il mercato e riempire le tasche di grandi proprietari immobiliari, svendita del patrimonio pubblico e attacco frontale a chi occupa lo sfitto e ai movimenti di lotta per la casa di tutta Italia.
L'obbiettivo del governo è sostenere le rendite attraverso la trasformazione del privato invenduto e dell'edilizia popolare in edilizia sociale, in cui lo Stato interviene per coprire parte dell'affitto che l'inquilino non può riuscire a pagare. Il tutto senza, ovviamente, mettere in discussione i canoni locativi e gli affitti sempre più alti, effetto ottenuto con la diminuzione dell'offerta di alloggi attraverso lo sfitto e la non assegnazione di alloggi popolari, lasciati ad un lento degrado con cui giustificarne poi la svendita.
Tutto questo, chiaramente, con lo scopo di mantenere in uno stato di sopravvivenza una piccola e fortunata porzione della “classe media” che qualcosa con cui pagare un affitto minimo può ancora averla, magari al prezzo di sacrifici immensi su tutti gli altri ambiti della vita. Obiettivo: spremere fino al midollo chi ha ancora un po' di risparmi, comprando la pace sociale e colpendo gli occupanti e i movimenti di lotta come i criminali responsabili dello spreco di denaro pubblico e del malfunzionamento delle assegnazioni.
Da una parte viene distrutta qualsiasi prospettiva di miglioramento o investimento sull'edilizia popolare, nonostante tutti i limiti di questo strumento con cui lo stato borghese cerca di distribuire briciole ai “morti di fame”; dall'altra tutti gli sfruttati che decidono di riappropriarsi di ciò che gli spetta occupando le case vuote vengono attaccati frontalmente con il criminale art.5 del Piano Casa. Con quella disposizione Renzi nega, a chi occupa una casa, la possibilità di ottenere la residenza e di stipulare regolari contratti con le aziende fornitrici di utenze (acqua, luce e gas). Risultato: chi è costretto ad agire nell'illegalità per potersi prendere un bene primario e necessario come la casa sarà obbligato a compiere ulteriori atti illegali per poter vivere, esponendosi a privazioni e pene sempre più pesanti di fronte ai guardiani della legge borghese.
E' evidente che questa è una chiara risposta a tutti i movimenti di lotta per la casa e a chi, come il nostro partito, sostiene e vuole diffondere pratiche conflittuali che rispondano alle necessità delle persone, in antitesi alla gestibilità e alle regole di sopravvivenza di questo sistema sfruttatore e ai meccanismi di remunerazione del capitale e del profitto di pochi.

Questi i principali punti del Piano Casa renziano:
200 milioni di euro in due anni destinati al fasullo “Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni” per inserire nel mercato i morosi attraverso le agenzie territoriali per la casa a sostegno dei prezzi di mercato per riempire le tasche di proprietari privati agevolando la conversione del privato invenduto in edilizia sociale.
Viene agevolata la vendita di alloggi pubblici attraverso la regalia di 133 milioni di euro dal 2015 al 2020 dello Stato e altri 3 milioni garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti usati per coprire gli interessi sui mutui per arrivare a fondi con tassi di interesse agevolato all'1%.
Viene detassata la rendita dei proprietari privati che accettano l’edilizia sociale. In tutto regalati fino a 44 milioni di euro in 2 anni a proprietari di edilizia sociale.
Detassata al 10% la formula della cedolare secca facendo risparmiare 33,8 mln di euro ai proprietari per favorire il recupero della proprietà privata in edilizia sociale.
Regalati al mercato 79,5 mln sotto forma di detrazioni a sostegno degli affitti a canone concordato.
Diventa illegale richiedere la residenza o l'allaccio a qualsiasi utenza (acqua, luce, gas) per chi occupa.

PER L'ESPROPRIO E LA NAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA' IMMOBILIARI; PER L'ESPROPRIO E LA NAZIONALIZZAZIONE DELLE GRANDI PROPRIETA' IMMOBILIARI, ANCHE ECCLESIASTICHE; PER LA REQUISIZIONE DELLE CASE SFITTE IN BASE ALLE ESIGENZE ABITATIVE DEI PROLETARI, DEI GIOVANI, DELLA POPOLAZIONE POVERA!

PER UN PIANO DI INVESTIMENTI DI RECUPERO DELLO SFITTO PER DARE UNA CASA A TUTTI E TUTTE!

PER LA RESISTENZA A SFRATTI E SGOMBERI E LA DIFFUSIONE DELLE PRATICHE DI OCCUPAZIONE E AUTOGESTIONE DEGLI APPARTAMENTI VUOTI E NON ASSEGNATI!
PER UNA CASA E UTENZE GRATUITE PER TUTTE E TUTTI!

BLOCCO DI TUTTE LE GRANDI OPERE INUTILI E SPECULATIVE PER UN PIANO DI RECUPERO, RISTRUTTURAZIONE E ASSEGNAZIONE DELL'EDILIZIA POPOLARE!

PER L'UNIFICAZIONE NAZIONALE DEL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA ATTRAVERSO LA SUA AUTO-ORGANIZZAZIONE DEMOCRATICA.

PER UNA PIATTAFORMA DI LOTTA GENERALE DEL MOVIMENTO OPERAIO CHE ASSUMA AL PROPRIO INTERNO LE RIVENDICAZIONI DEL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA!

Cristian Briozzo, PCL Savona

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