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Regionali: un Prc subalterno alla Gad e ai suoi candidati confindustriali

(21 Febbraio 2005)

Il rito primaverile delle elezioni non mancherà nemmeno quest’anno, sarà tutt’altro che irrilevante ai fini politici nazionali poiché porterà al voto 14 delle 15 regioni a statuto ordinario e sarà l’ultimo test prima delle elezioni politiche.

Rifondazione si presenterà alleata della Gad, o addirittura come parte del centrosinistra in Emilia, in tutte le Regioni tranne, per ora, la Toscana.

Il caso toscano, che probabilmente vedrà il Prc presentarsi autonomamente dal resto della Gad, non si è determinato attorno ad uno scontro su programmi o per il rifiuto della Fed (Ds, Margherita e Sdi) di accettare alcuni ‘paletti’. La Fed toscana rifiuta l’accordo poiché, a causa di un perverso sistema elettorale, perderebbe 5 dei 10 consiglieri del premio di maggioranza, che Ds e Margherita considerano di loro privata proprietà. C’è da augurarsi che di fronte a ciò i compagni toscani riscoprano un sano orgoglio di partito per rompere con il centrosinistra e presentare autonomamente il Prc.

Degna di rilievo nazionale è anche la situazione campana, caratterizzata particolarmente dalle lotte della popolazione di Acerra contro la costruzione di un termovalorizzatore nel loro territorio. Il Prc, rimasto senza consiglieri regionali fuoriusciti dal partito, a seguito delle lotte di Acerra ritirò il proprio assessore dalla giunta Bassolino. Oggi, a pochi mesi di distanza da quell’evento, nessuno dubita che il Prc rientrerà in alleanza con Bassolino e la Gad campana. A poco serve ai compagni sostenitori della mozione 1 esaltare il “salario sociale” approvato in Campania, che nei fatti si è rivelato non uno strumento di inclusione sociale ma semplicemente un reddito minimo di sussistenza. Intanto in tutta la Campania, anche nei Comuni dove il Prc è in maggioranza, avanzano i processi di privatizzazione degli acquedotti: altro che difesa intransigente dei contenuti portati dai movimenti!

L’Emilia-Romagna è un altro caso degno di attenzione. Il Prc regionale è retto da un’alleanza tra documento 1 e 2 e, senza un minimo di bilancio, il comitato regionale ha ratificato il rinnovo dell’alleanza con il centrosinistra. Eppure nessuno in questi cinque anni di legislatura regionale si è accorto della presenza dei comunisti al governo. Sono stati assunti lavoratori interinali presso l’ente e le grandi privatizzazioni sono state fatte senza l’opposizione del partito. In particolare si è proceduto alla privatizzazione della Fiera di Bologna, affare da centinaia di milioni di euro; all’approvazione della legge per la privatizzazione del trasporto pubblico locale, oggi parzialmente inapplicata solo grazie alle note lotte degli autoferrotranvieri.

Ciò che è avvenuto in luglio in Emilia dimostra come una volta al governo il partito sacrifichi gli interessi di classe e gli stessi movimenti. Ad inizio estate l’assessore regionale di Rifondazione Guido Pasi, sostenitore della mozione del segretario nazionale, ha varato un regolamento contro il commercio ambulante abusivo (composto principalmente da lavoratori migranti spesso irregolari) che prevede addirittura il ritiro della merce con verbale sommario di sequestro: una norma che potremmo definire illiberale. I giornali locali in quell’occasione titolavano “Regione: guerra ai vù cumprà”, mentre Verdi e Pdci contrari al regolamento ne chiedevano il ritiro. Poche settimane dopo il quotidiano Il Manifesto titolava “Polizia contro gli ambulanti – Sulla costa romagnola campagna contro i venditori immigrati”. Stupisce che nel Prc solo i compagni di Progetto Comunista abbiano, anche pubblicamente, sostenuto il ritiro del regolamento in questione, mentre altri tacevano.

Nelle altre regioni, come da copione, il Prc sosterrà esponenti “illuminati” del padronato, come in Lombardia; vecchi arnesi politici impresentabili, come in Calabria; diessini assolutamente distanti dalla sinistra come nel caso di Burlando in Liguria, come ha ben spiegato Haidi Giuliani sulle colonne di Liberazione.

Michele Terra - Comitato Politico Nazionale PRC

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