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Lo sciopero della fame in corso è “il più lungo nella storia palestinese”

(13 Giugno 2014)

Da InfoPal

sciopefame

Betlemme-Ma’an. Un gruppo per i diritti dei prigionieri ha dichiarato lunedì 9 giugno che i detenuti palestinesi che rifiutano il cibo dal 24 aprile scorso “stanno prendendo parte allo sciopero della fame collettivo più lungo nella storia palestinese”.

“È il più lungo sciopero della fame di massa nella storia palestinese da quello del 1976, durato 45 giorni”, ha affermato Addameer, in una nota sul proprio sito.

“Gli scioperanti rimangono fermi nella loro richiesta di mettere fine alla politica di detenzione amministrativa”.

Circa 125 prigionieri nelle carceri israeliane hanno dato inizio allo sciopero il 24 aprile contro la politica israeliana di trattenere palestinesi in custodia a tempo indeterminato senza capi d’imputazione o processi.

A centinaia si sono uniti alla protesta da quel momento ed altri hanno preso parte a scioperi di un giorno in segno di solidarietà.

Secondo la nota, circa 80 prigionieri sono tenuti in ospedali civili in Israele.

La stessa fonte ha citato, inoltre, la testimonianza degli avvocati secondo cui i medici avrebbero minacciato di nutrire forzatamente i detenuti qualora perdessero conoscenza.

Le presunte minacce di alimentazione forzata giungono mentre i legislatori israeliani stanno discutendo un disegno di legge che permetterebbe al personale carcerario di prestare cure mediche ai detenuti senza il loro consenso, in aggiunta all’alimentazione forzata.

“È un pericoloso passo in avanti verso l’istituzionalizzazione della tortura degli scioperanti palestinesi, in quanto l’alimentazione forzata è appunto considerata tortura dal diritto internazionale e dalla World Medical Association”.

“I detenuti in sciopero sono stati avvertiti del pericolo per le loro vite, dato che i loro muscoli stanno attualmente subendo un processo di deterioramento e non posseggono ormai più grasso corporeo. Alcuni di loro sono stati informati dai medici di essere a rischio di arresto cardiaco o infarto in qualsiasi momento. Alcuni di questi soffrono di emorragia intestinale, vomito con sangue e svenimenti, in aggiunta ad una significativa perdita di peso, una diminuzione della frequenza cardiaca e del livello di zuccheri nel sangue”.

Addameer ha sollecitato la comunità internazionale ad intervenire in favore dei detenuti in sciopero.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha invitato Israele a rilasciare immediatamente i detenuti palestinesi in sciopero della fame o a formulare capi d’imputazione nei loro confronti.

Traduzione di Luca Fortunato

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