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“ Laurea honoris causa a Bonanni: non in mio nome”.

La federazione provinciale USB Salerno sostiene la petizione dei 160 professori.

(13 Giugno 2014)

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SALERNO, 13 GIUGNO 2014 – Pietro Di Gennaro dell’esecutivo provinciale USB Salerno ha sottolineato come l’Unione Sindacale di Base non possa esimersi dall’appoggiare la petizione online “Not in my Name”. Sono 160 i professori universitari ad averla lanciata perché venga revocata la decisione del Senato Accademico di Salerno che prevede il conferimento della laurea ad honorem in Consulenza e Management Aziendale a Raffaele Bonanni.
Bonanni, un sindacalista che la storia dei lavoratori ricorderà come protagonista di una stagione di fallimenti, è pronto a ricevere il prestigioso riconoscimento il prossimo 16 giugno durante una cerimonia cui parteciperà finanche il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini. Il cursus honorum di Bonanni non lascia effettivamente alcun dubbio sul merito. Egli ha saputo trasformare una libera associazione di lavoratori e pensionati in una grande holding finanziaria, con interessi molto diversificati anche negli appalti della Pubblica Amministrazione per milioni di euro, come appurato da diverse inchieste giornalistiche. Il laureando si è distinto, poi, come consulente aziendale; uno dei migliori disponibili nel mercato italiano del profitto. Si tratta di quel circolo vizioso in cui sono sprofondate tutte le Pubbliche Amministrazioni e che, grazie ad esternalizzazioni, privatizzazioni ed appalti, ha portato al mercimonio dei beni comuni. La laurea in Management Aziendale è ancora giustificata dall’abilità dimostrata nello scaraventare i lavoratori italiani, attraverso la “concertazione”, nel baratro della disoccupazione. La perdita di diritti e di salario diretto, indiretto e differito, non ha eguali in Europa nell’ultimo ventennio.
Nel frattempo il decreto Renzi sulla riforma della P. A. è già legge e all’orizzonte cominciano a profilarsi le centinaia di migliaia di esuberi. Dal canto suo il Ministro Madia conferma l’inasprimento della mobilità, la non disponibilità all’apertura della parte economica dei contratti e non pronostica alcuna assunzione per i 250.000 precari storici. In questo scenario il conferimento della laurea a Raffaele Bonanni acquisisce i tratti di una sinistra allegoria: per i lavoratori sacrifici, per i leader “pezzi di carta”; siano essi emessi dalle università o dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. “È anche, e soprattutto, di fronte a queste incongruenze tutte italiane che il sindacato deve portare avanti la sua missione di lotta in difesa dei diritti di cittadini e lavoratori” dichiara Pietro Di Gennaro che continua “per questo il prossimo 19 giugno USB Salerno parteciperà allo sciopero generale del Pubblico Impiego. Anche se la strada per la giustizia sociale è impervia, l’Unione Sindacale di Base non smetterà di percorrerla.”

Unione Sindacale di Base - Federazione Provinciale di Salerno

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