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Se ero tibetano...

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(14 Agosto 2012) Enzo Apicella

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La riforma della pubblica amministrazione: tra democrazia virtuale e cancellazione reale dei posti di lavoro e dei servizi pubblici

(15 Giugno 2014)

riformapubblica

Avevamo già preso posizione sui 44 punti della riforma della Pa e sulla vergognosa lettera di Renzi e Madia. La consultazione pubblica ha avuto poco o niente, il modo innovativo di partecipazione altro non è che muoversi solo lungo le direttive di Confindustria e del Governo, al massimo sarà possibile mediare su qualche punto irrilevante perchè quello che conta (tagli al personale e ai servizi, mobilità, sostanziale perdita del potere di acquisto e di contrattazione) non sarà oggetto di cambiamento
E' quanto traspare dal report finale del Ministero Funzione Pubblica http://www.funzionepubblica.gov.it/media/1173062/rivoluzione_report%20finale.pdf.
Ma dal report traiamo qualche riflessione in piu
Le email arrivate all'indirizzo rivoluzione@governo.it sono per lo più richieste di rinnovi contrattuali a dimostrazione che i 5 anni e passa di blocco hanno impoverito i ceti impiegatizi e sostanzialmente bloccato la stessa contrattazione decentrata
Le email , che non vengono integralmente riportate ma analizzate strumentalmente per avvalorare la posizione del Governo , avrebbero avanzato proposte che coincidono, guarda caso, con quelle del Governo.
Ma vi sembra possibile tutto cio', a fronte del fatto che decine di migliaia di dipendenti pubblici hanno la posta elettronica e sappiamo che sono intervenuti nella consultazione pubblica (e non certo per peggiorare le loro condizioni di vita e di lavoro)? E' possibile che i lavoratori e le lavoratrici siano intervenuti\e per sostenere le tesi di Renzi e Madia?
Quale altra bugia ci racconteranno per sostenere la devastazione dei settori Pubblici?
Nel frattempo si capiscono le prossime mosse di Madia e Renzi

- Aprire la stagione dei rinnovi contrattuali non tanto per accordare aumenti contrattuali ma per favorire mobilità selvaggia del personale pubblico (anche da un ministero all'altro?!).
- Prosegue la campagna per il pensionamento anticipato dei dirigenti (da sostituire con altri dirigenti part time e con rapporto fiduciario magari con la singola amministrazione?), basterà lasciarli senza incarichi per accelerare il loro licenziamento
- Esplicito il richiamo, laddove si parla della revisione dei CCNL, affinché prevedano una maggiore omogeneità nei profili professionali e nelle relative retribuzioni.
- si incentiveranno gli esoneri cosiddetti volontari altro strumento per tagliare posti di lavoro (se sei vicino alla pensione o se hai figli\anziani a carico e ti sposto di 100 Km, nei fatti sei costretto a scegliere tra famiglia e lavoro, quindi se hai una certa anzianità di servizio puoi lasciare il lavoro priam del tempo ma con una forte contrazione dell'assegno previdenziale che ovviamente riscuoterai al raggiungimento dell'età minima per la pensione)
- saranno incentivati i contratti part time a sostituire quelli a tempo pieno, ragion per cui il contratto di riferimento in molti settori e servizi sarà quello a tempo ridotto (minore spesa di personale e maggiore flessibilità)
- demansionamenti e stravolgimento dei profili professionali in Enti con sempre meno personale e budget di spesa risicati
- soprressione di enti ritenuti stupidamente inutili, il caso più emblematico è quello della Camera di Commercio per favorire la liberalizzazione del commercio
- i fondi pensioni (per chi ha ceduto alle loro lusinghe) sono riportate sotto lo stretto controllo della banca d'Italia cosi' la finanza potrà controllare e disporre a proprio piacimento dei soldi dei lavoratori
- accorpamento di uffici senza costruttto, eliminazione di tante sovrintendenze rivendicando una gestione manageriale e profit della cultura.
- aggravio dei costi a carico di chi farà ricorso contro la Pubblica amministrazione per gare e quanto altro (alla faccia della trasparenza e della partecipazione)
- riduzione delle aziende municipalizzate e apertura alle privatizzazioni, ovviamente senza spendere una parola sul personale delle stesse
- riduzione del già esiguo monte ore di permessi delle rsu.
L'obiettivo del Governo Renzi è quello di indebolire il potere dei sindacati ma anche in questo caso non c'è distinzione alcuna tra chi beneficia da anni di distacchi e congedi e il delegato che prende qualche ora di permesso per esercitare il suo ruolo in rsu
Renzi e Madia sanno che i sindacati cgil cisl uil fanno solo chiacchere, a loro interessa salvare solo i loro bilanci e qualche distacco, magari siederanno ai tavoli per strappare aumenti irrisori nei rinnovi contrattuali cedendo su tutto il resto (mobilità,. prepensionamenti, parte normativa)

cobas pubblico impiego

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