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(27 Giugno 2014)
Dopo l’ottima riuscita dell’assemblea, organizzata dalla nostra sezione, lo scorso ottobre, a Magrè di Schio (Vi), per ricordare i centovent’ anni dalla nascita e i settant’anni dall’assassinio del grande rivoluzionario Pietro Tresso, lo scorso mercoledì 11 giugno ci siamo trovati ancora una volta a Schio, per un’altra assemblea pubblica, organizzata dalla nostra sezione, ma questa volta per presentare Trotskismo Oggi, la rivista marxista rivoluzionaria di storia, politica e cultura del Partito di Alternativa Comunista.
Anche in quest’occasione, come quando abbiamo ricordato Pietro Tresso, al tavolo dei relatori ha collaborato con noi, con un importante contributo, lo storico della Resistenza Ugo De Grandis che in questa occasione si è soffermato su un argomento “L’eccidio di Schio” (6/7 luglio 1945), su cui interviene da tempo in numerosi dibattiti e con pubblicazioni, essendone un attento studioso, e su cui ha scritto anche un articolo nell’ultimo numero della nostra rivista, presentata durante la serata.
L’assemblea si è svolta presso la Sala degli Affreschi di Palazzo Toaldi Capra, nel centro storico di Schio, città che qualche giorno prima, alle ultime elezioni amministrative, dopo decenni di amministrazione di centro-sinistra, è passata nelle mani di un ex leghista, Valter Orsi, ora sindaco della città, che si è presentato con una lista civica, incassando l’appoggio di Alex Cioni, coordinatore di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale.
L’assemblea organizzata dal Partito di Alternativa Comunista, quindi, ha assunto un valore politico ancora più attuale, una delle prime risposte organizzate per lanciare contenuti di classe in una città che è consegnata, con il recente voto, nelle mani di personaggi con una storia politica di estrema destra.
Le relazioni e il dibattito
Francesco Ricci, direttore di Trotskismo Oggi ha spiegato che la nostra rivista semestrale (arrivata al 5° numero) rappresenta un’operazione ardita e unica nel panorama della sinistra in Italia: gli autori degli articoli, così come la grafica e l’impaginazione, sono le stesse compagne e gli stessi compagni del partito (studenti e lavoratori) che ogni giorno si prestano ad affermare il conflitto, sono gli stessi militanti che quel conflitto studiato e rappresentato nella rivista, lo combattono concretamente, ogni giorno, nelle piazze e nelle strade del Paese, davanti a scuole e fabbriche.
Si è soffermato, inoltre, a delineare un quadro della situazione politica nazionale e internazionale, ribadendo, inoltre, la necessità di diffondere le notizie che ci arrivano in questi giorni dal Brasile, dove gli operai continuano a scioperare e dove si cerca di unificare queste lotte nella protesta contro i grandi profitti che le multinazionali si assicurano tramite la Coppa del Mondo. Ha ricordato che alla testa di queste gigantesche mobilitazioni, manipolate o passate sotto silenzio dall’informazione ufficiale, ci sono i nostri compagni del partito Pstu, sezione brasiliana della Lit-Quarta Internazionale, che sono anche i dirigenti del Csp-Conlutas, il sindacato di base più grande dell’America Latina, in prima linea nella lotta.
Davide Primucci è intervenuto in nome dei Giovani di Alternativa Comunista e, ricordando l’importanza dello studio teorico che strumenti come la nostra rivista rendono fruibile per le giovani generazioni, ha analizzato le mobilitazioni studentesche degli ultimi anni, contro le riforme e la privatizzazione della scuola pubblica, evidenziando che la mancanza, da parte dei movimenti studenteschi, di una parola d’ordine unificante fra le lotte dei lavoratori e degli studenti, è una della cause del ripiegarsi del conflitto.
Ugo De Grandis, con attenta analisi e ricostruzione dei fatti, ha ribadito come sia necessario, quando si parla di “eccidio di Schio” analizzare i fatti nel contesto in cui sono avvenuti, ha fornito testimonianze colmando alcune grossolane lacune e analisi frettolose che si sono susseguite negli anni. Ha fornito elementi di indagine oggettivi, smentendo numerosi luoghi comuni sedimentati nell’opinione pubblica in settant’anni di disinformazione.
Durante il dibattito sono state formulate domande specifiche ad Ugo De Grandis, domande che hanno evidenziato come, per la città di Schio, su questo argomento, ci sia ancora sete d’ informazione e verità.
Da segnalare, a conclusione del dibattito, un intervento dal pubblico da parte di un operaio che si è soffermato sull’analisi politica delineata da Francesco Ricci e ha ribadito come, dopo il crollo dello stalinismo, stia diventando chiaro per molti, a sinistra, come il “trotskismo” rappresenti il marxismo e il leninismo conseguenti e come sia un importante strumento per costruire un’alternativa alla crisi del sistema capitalista, e ha evidenziato il fatto che questo concetto comincia ad essere riconosciuto perfino dalle recenti ricostruzioni ufficiali attraverso, ad esempio, documentari storici recentemente apparsi alla Rai che trattavano della storia dell’ex Urss.
Una serata di studio per preparare le lotte odierne e future
La nostra compagna Patrizia Cammarata, che ha coordinato la serata, ha concluso l’assemblea nello stesso modo in cui l’aveva aperta, e cioè ricordando l’importante figlio di quella città, Pietro Tresso nato a Magrè di Schio il 3 gennaio 1893, assassinato nel 1943 da agenti stalinisti in Francia, durante la Resistenza al Nazifascismo, amico e compagno di lotta di Antonio Gramsci, con cui fondò il Partito Comunista d’Italia, fondatore della Quarta Internazionale di Trotsky nel 1938.
Nel banchetto organizzato dalla nostra sezione era possibile acquistare, e molti lo hanno fatto, l’ultimo numero e i numeri arretrati della rivista Trotskismo Oggi, il nostro giornale Progetto Comunista e altro materiale (libri e opuscoli) di studio e lettura.
Accanto al materiale prodotto dal partito era possibile acquistare il numero 21 (dedicato a Pietro Tresso) dei “Quaderni di storia e cultura scledense” di Ugo De Grandis, ed erano in visione alcuni libri a cura di Ugo De Grandis e di Ezio Maria Simini che trattano dell’Eccidio di Schio e la vita di alcuni protagonisti, che abbiamo il dovere di ricordare, della Resistenza locale.
a cura della sezione PdAC Vicenza
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