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ROSS@ 29 GIUGNO : DECIDERE SUBITO SUL “MOVIMENTO PER ROSS@ SOGGETTO POLITICO”

(27 Giugno 2014)

La riunione del coordinamento nazionale allargato di Ross@ che si svolgerà domenica prossima 29 Giugno non potrà concludersi con un esito incerto foriero dell’ennesimo rinvio nella definizione di forma e identità di Ross@.
Si impone la scelta di un “Movimento per Ross@ soggetto politico”.

Urge una determinazione netta, precisa, non vincolata da opzioni e pregiudizi derivanti da vecchie storie o patti stipulati tra soggetti che non possono più, oggi, conservare diritti di prelazione o di veto circa lo sviluppo politico e organizzativo di questo soggetto; tanto meno dovrebbero avere diritto di cittadinanza opzioni di tipo personale.
Deve essere fornita, invece, una risposta convincente all’interrogativo di fondo: quale spazio, quale ruolo politico, quale collocazione deve avere un soggetto adeguato alla qualità dello scontro sociale e politico in atto che è necessario costruire in Italia, sulla frontiera della sinistra d’opposizione e d’alternativa.
Per realizzare quest’obiettivo nella scorsa riunione di coordinamento nazionale svoltasi a Bologna l’8 Giugno scorso, abbiamo presentato un documento scritto attraverso il quale si indicavano i tratti politico-organizzativi utili ad aprire la fase costituente di Ross@.
Questo documento sarà discusso proprio nella riunione del prossimo 29 Giugno quale elemento integrante della proposta complessiva da portare all’assemblea affinché si pronunci nel merito con una diretta dichiarazione di assenso o dissenso.
Ci muoviamo in questa direzione con grande chiarezza perché riteniamo che, in Italia, debba esistere una struttura politica che, prima di tutto, realizzi un’aggregazione di compagne e compagni reintroducendo nel linguaggio della sinistra italiana (e di conseguenza nella sua pratica politica) due concetti di fondo: quello dell’internazionalismo e quello della lotta di classe.
Internazionalismo e lotta di classe: binomio inscindibile per affrontare il tema europeo che, ridotto all’osso, significa oggi come oggi lo sviluppo del tentativo dei ceti dominanti di ridurre definitivamente “alla ragione” il proletariato europeo, attraverso l’alienazione definitiva dei diritti sociali e civili e l’intensificazione dello sfruttamento per realizzare, naturalmente al massimo ribasso, l’omogeneizzazione delle condizioni di lavoro quale presupposto del consolidamento dell’euro e quindi del potere di troika e in particolare della BCE.
Questo discorso, sicuramente sviluppato in termini generali ma non certo general generici, deve essere declinato sul piano politico immediato proponendo il tema della costruzione dell’opposizione politica e sociale.
Non bastano sotto questo aspetto iniziative di solo movimento, con qualche manifestazione nazionale convocata di volta in volta a distanza di qualche mese l’una dall’altra.
Il tema dell’opposizione va affrontato e portato avanti non semplicemente perché qualcuno ha capito che il centrosinistra non esiste più.
L’opposizione va portata avanti collocandoci, invece, sulla “frattura” che sta tagliando il sistema politico dalla società: una frattura che si sta realizzando, attraverso le riforme costituzionali e della legge elettorale, costruendo un regime all’interno del quale si colloca quale soggetto dominante una sorta di “Partito Unico della Nazione” (apparentemente composto da una pluralità di soggetti) che punta a tagliar via di netto dialettica e rappresentanza politica.
Collocarsi su questa “frattura”, costruire su questi presupposti Ross@ come soggetto politico significa che non può esistere alcun rischio di minoritarismo, proprio perché l’identità da costruire rispetto ai concetti-chiave che abbiamo fin qui esposto va ricercata proprio in uno spazio, insieme sociale e politico, realmente esistente e non inventato sull’onda di visioni meramente politiciste del tipo di quelle rappresentate dalla lista Tsipras.
Il soggetto che abbiamo in mente dovrà essere strutturato su forme inedite dell’agire politico, ritrovandosi nella fatica della militanza quotidiana, nella concretezza dell’azione di lotta portata avanti dai tanti protagonisti impegnati a difendere le condizioni materiali di vita, trovando nella partecipazione attiva le ragioni del proprio essere, non limitandosi all’apparire.
L’elemento fondativo della struttura politica alla quale stiamo pensando dovrà quindi essere quello della realizzazione di un effettivo e continuo interscambio di dibattito e di decisionalità operativa, nei due sensi del rapporto tra centro e periferia, con il costante esercizio del principio di delega nella costruzione dei gruppi dirigenti con revoca del mandato e interscambiabilità di ruolo all’interno dell’espressione di una soggettività collettiva: in sostanza un’operatività organizzata fondata su di un modello di tipo “consiliare”.
Sulla base di queste opzioni fin qui schematicamente descritte, chiederemo all’assemblea di pronunciarsi rispetto al testo del documento presentato a Bologna, avviando così, di fatto, il percorso costitutivo del “Movimento per Ross@ soggetto politico” rompendo la fase di stallo e avviandone, invece, una di faticosa ma affascinante e impegnativa operatività sul territorio.
Itinerario costitutivo che vedrà un processo collettivo di elaborazione compiuta di analisi e proposta politica, ben oltre i punti fin qui indicati.
Ad oggi, e con le premesse qui solo accennate, risulterebbe del tutto incomprensibile rifiutare o osteggiare questa proposta di fase costituente. Sarebbe frutto di una ristretta visione politica giustificare il rifiuto adducendo una presunta aleatorietà e/o immaturità da contrapporre alla certezza della propria attuale dimensione (insignificante sul piano dell'efficacia).
Rifiuto che oggi risulterebbe un ulteriore allineamento al pensiero dominante.

Patrizia Turchi e Franco Astengo

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