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(11 Agosto 2011) Enzo Apicella
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DISOCCUPATI, SOTTOCCUPATI, PRECARI:
L'UNIONE È LA NOSTRA FORZA!

(29 Giugno 2014)

disoccu

Livorno è la città toscana con il più alto tasso di disoccupazione; drammatica la disoccupazione giovanile, che nel 2012 arrivava al 59% nella fascia 14/24 anni (al netto degli studenti), per non parlare degli scoraggiati, della cassa integrazione, delle liste di mobilità, degli esodati; collegata alla disoccupazione c'è anche l'emigrazione: Livorno ha più di 11mila residenti all'estero, il 7% degli abitanti, ed è all'unidicesimo posto tra i comuni italiani, ed è collegata anche la sottooccupazione: si tratta di lavoratori a tempo indeterminato che hanno un orario di lavoro inferiore a quello contrattuale, e percepiscono una retribuzione inferiore.
Intanto il nuovo sindaco non se ne occupa, segno dell'indifferenza e dell'impotenza delle istituzioni.

Il governo fa propaganda sulla disoccupazione giovanile: prima delle elezioni europee aveva annunciato un vertice europeo, annuncio che dopo le elezioni è stato rinviato a data da destinarsi. Al di là della propaganda, l'azione concreta del governo italiano e dell'Unione Europea ha come risultati il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro degli sfruttati, l'ulteriore crescita della precarietà e l'attacco alle libertà politiche e sociali. Il modello Renzi, di cui il job act fa parte, sta rendendo tutti i lavoratori ancor più precari di quanto non lo erano già.
La soluzione del problema della disoccupazione è nelle nostre mani: dobbiamo unirci, portare la nostra protesta tutti i giorni davanti alle istituzioni. I disoccupati hanno il diritto di rivendicare la casa e il soddisfacimento dei bisogni essenziali, per sé e le loro famiglie e, di fronte all'indifferenza delle istituzioni, provvedere con l'azione diretta.
Lo straordinario, il sabato lavorativo, il lavoro festivo, l'innalzamento dell'età per andare in pensione hanno aggravato la disoccupazione, hanno aggravato la condizione dei giovani.
Bisogna costruire un fronte di lotta comune fra disoccupati, precari e lavoratori a tempo indeterminato, per la riduzione dell'orario e del tempo di lavoro.
Ovunque persone senza lavoro e, accanto ad esse, mezzi di produzione inutilizzati, terreni incolti, a fronte di bisogni insoddisfatti, dalla casa, alla salute, all'istruzione; gli sfruttati possono risolvere questa contraddizione levando ai capitalisti il possesso dei mezzi di lavoro e quindi la direzione della produzione.
La soluzione dei nostri problemi non può venire né dai capitalisti né dalle istituzioni:
nessuna fiducia a chi è al governo e a chi vuole andarci!

Discutiamone insieme

Mercoledì 2 luglio alle ore 21,30, presso la sede della Federazione Anarchica Livornese - Via degli Asili 33, Livorno.

CIB-Unicobas
Collettivo Anarchico Libertario
Federazione Anarchica Livornese

Fonte

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