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(13 Settembre 2010) Enzo Apicella
La scuola dopo la controriforma Gelmini

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    Appuntamento venerdì 4 luglio, alle ore 18.00, in piazza Cavallotti

    (2 Luglio 2014)

    Piano casa del governo Renzi: oltre la vergogna del fondo per la morosità incolpevole perché, ancora non e’ stato pubblicato il decreto attuativo, il governo punta sulla repressione contro le famiglie senzatetto che vivono nelle strutture pubbliche abbandonate.

    “ Il fondo per la morosità incolpevole è stato introdotto con il decreto legge 102 del 31 agosto 2013, convertito definitivamente in legge il 24 ottobre dello stesso anno. Per renderlo operativo, il governo avrebbe dovuto varare un decreto attuativo.
    Siamo a luglio dell’anno successivo. Sono passati mesi dal decreto legge, 7 dalla sua conversione in legge e il decreto ancora non è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
    I comuni, di conseguenza, non possono emanare i relativi bandi. Un insieme di procedure che prevedono tempi non brevi.
    In sostanza, per responsabilità principale del governo, nel 2014 il fondo per la morosità incolpevole rischia concretamente di rimanere sulla carta.
    D’altra parte, il governo ci ha abituato alle esagerazioni propagandistiche. E’ infatti dichiarato sul sito del governo che per la morosità incolpevole si sia stanziato con il piano casa una cifra di 226 milioni di euro. Un altro colossale imbroglio. Infatti si sono sommati gli stanziamenti dei prossimi 7 anni (dal 2014 al 2020).
    Per il 2014 ci sono, nella realtà meno di 40 milioni di euro, altrettanti per il 2015. Visto il numero degli sfratti per morosità emessi, fa una media tra 6/7 euro al mese a nucleo familiare.
    I dati sugli sfratti pubblicati qualche giorno fa parlano chiaro. A causa della crisi economica sono sempre di più le famiglie in difficoltà che vengono sfrattate dalle proprie case. Una vera e propria emergenza sociale che il governo ha deciso di NON affrontare scegliendo invece la linea della repressione ad ogni costo.

    Nello specifico il decreto Lupi non prevede nessun blocco degli sfratti nè un piano di rilancio dell'edilizia popolare che sarebbe invece l'unico strumento efficace nel medio e lungo periodo per risolvere la crisi abitativa nel nostro paese.

    Paolo Gangemi
    Unione Inquilini Livorno

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