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Gli ex alunni della scuola Diaz

Gli ex alunni della scuola Diaz

(15 Novembre 2012) Enzo Apicella
La polizia carica i cortei studenteschi, a Roma e in altre città

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MICHELE SUBITO LIBERO

(11 Luglio 2014)

SABATO 12 LUGLIO ORE 19 (per chi viene da fuori città è bene arrivare 30 minuti prima, ci vuole ad arrivare in alto, anche con la scala mobile) PIAZZA DEL COMUNE SPOLETO
MANIFESTAZIONE e CONFERENZA STAMPA
Comitato 23 Ottobre
Si allega nuovo comunicato del Comitato Spoleto 11 luglio 2014
Chiudiamo la bocca al silenzio e apriamo le porte del carcere.

BRUSHWOOD REWIND SI RIAVVOLGE IL NASTRO E SI RICOMICIA DACCAPO
Quando Don Antonio Pauselli senza chiedere nulla in cambio si gettò nella vicenda Brushwood con il solo scopo di liberare Michele, incurante che fosse anarchico ma solidale con un prigioniero, forse non avrebbe immaginato che lo stato che tenne al Comando del Reparto Speciale dei Carabinieri un condannato a 14 anni, per spaccio di stupefacenti, peculato e associazione a delinquere, sette anni dopo avrebbe ripreso quel giovane e lo avrebbe messo in prigione , nonostante la ragione del blitz carcerario di allora, l’associazione terrorista fosse finita nel nulla, cioè là da dove era venuta.
Ma facciamo torto a Don Antonio a pensare che non lo avrebbe immaginato, dal alto dei suoi anni, della sua intelligenza, della sua esperienza.
Quale fiducia si può avere allora in uno Stato il cui Ministro degli Interni, il Leghista Maroni, esprime la propria solidarietà al Generale Ganzer appena condannato a 14 anni.
Quale fiducia si può avere in uno Stato che dopo 4 legislature e 10 anni di Presidenza dell’Umbria, mette la donna che si immaginò vittima di una cellula terroristica composta da 5 ragazzi spoletini, alla Presidenza dell’Italferr che realizza la TAV e che da lì immagina e dice per telefono che pure l’architetto Fabio Zita, della Regione Toscana, sia uno ''stronzo'' ''terrorista'', perché convinto che le terre di scavo siano rifiuti.
Quale fiducia si può avere in uno Stato che mette in piedi il 23 ottobre 2007 un blitz militare in una piccola città di provincia quale è Spoleto e poi lo spettacolarizza, facendolo mandare in onda la notizia in prima pagina su tutti i TG d’Italia e non solo, che è stata sgominata una cellula terroristica, che si scoprirà poi inesistente ma così utile nella messa in scena e alla propaganda di quel giorno.
Ma ci vogliamo domandare a chi è servito tutto questo, a che serve Michele, oggi, in prigione ?
A chi è servito tutto questo, la risposta è: sicuramente al Generale dei Carabinieri Ganzer, alla già Onorevole e poi Presidentessa Lorenzetti, al PM Manuela Comodi, cioè allo Stato.
Michele in prigione oggi è l’immagine più fedele di come si amministra uno spettacolo dal quale i protagonisti “buoni”, quando fu messo in onda, trassero benefici di immagine utile alla carriera o anche semplicemente una provvisoria scialuppa di salvataggio.

Comitato23Ottobre

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