">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Il progresso della pace

Il progresso della pace

(8 Luglio 2010) Enzo Apicella
Di accordo in accordo... il muro della vergogna avanza nel territorio palestinese

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

APPUNTAMENTI
(Imperialismo e guerra)

SITI WEB
(Palestina occupata)

CON LA RESISTENZA PALESTINESE

FERMARE IL GENOCIDIO DI ISRAELE SOSTENUTO DALL’IMPERIALISMO USA, EUROPEO E DAL GOVERNO ITALIANO

(22 Luglio 2014)

l'ennesima dimostrazione di forza del governo sionista

Dopo il presunto rapimento di tre coloni israeliani il governo sionista israeliano ha scatenato l’inferno in Palestina, non per la ricerca dei presunti rapiti, ma veri e propri atti di terrorismo: rastrellamenti, perquisizioni, devastazioni, limitazione di movimento in città e villaggi dichiarati zona militare chiusa, fino all’assassinio per rappresaglia di un giovane palestinese. Poi è iniziato l’ennesimo bombardamento sulla striscia di Gaza. Il governo di Israele - che da sempre vuole la distruzione della Palestina e della sua popolazione e nega ogni diritto sociale, di lavoro e di vita - cercava una giustificazione per intervenire e portare avanti ciò che da sempre pratica e pianifica.
È una macchina da guerra - detentrice della bomba atomica - che attua la più brutale violenza fatta di morte, distruzione, tortura, terrore, colonizzazione, incarcerazione persino dei bambini, elevazione di un muro che divide famiglie e terre, della rapina dell'acqua, della degradazione delle condizioni ambientali, dell'igiene, dell'alimentazione e delle cure ai danni dei palestinesi. Questa vera e propria pulizia etnica in stile nazista è sostenuta dall'imperialismo, in testa gli Stati Uniti che ogni giorno inviano 10 milioni di dollari come aiuto, soprattutto militare, per continuare ad espandersi e occupare nuovi territori.
Tra i Paesi amici Israele vanta anche l'Italia. I 12 accordi firmati lo scorso dicembre dal governo Letta sono garantiti dal governo Renzi - che si definisce grande amico di Israele e lo considera un partner strategico -. Sono accordi di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica, in materia di sicurezza pubblica e informatica, sanitaria, ambientale. Per la cultura è previsto persino un seminario annuale volto a formare gli educatori italiani.
Inoltre Israele sarà presente ad Expo 2015, a Milano, con un padiglione di 2400 mq. chiamato "Fields of tomorrow" (Campi di domani) dal costo di 11 milioni di euro per far vedere al mondo un'immagine diversa e nascondere la realtà dell'apartheid, dell'occupazione, dell'oppressione, delle uccisioni e bombardamenti sulla popolazione con un apparato militare e tecnologico di cui eccelle. E sono anche italiani i caccia M346 utilizzati per attacchi al suolo con missili aria-terra e bombe, così come Alenia Aermacchi garantisce il supporto logistico e le attività di manutenzione e riparazione. Affari di milioni di euro, dunque, per l’Italia ecco perché il governo Renzi e lo stesso Presidente della Repubblica tacciono sull’aggressione israeliana contro la popolazione palestinese: donne uomini e bambini intrappolati, uccisi e feriti con la scarsità di medicine che incombe.
Per noi comunisti la solidarietà non è fatta di parole, ma di impegno in una continua lotta - interna e internazionale - contro l'imperialismo e il fascismo. Perché anche sugli avvenimenti degli ultimi giorni ci distinguiamo da coloro che in Italia mettono sullo stesso piano chi barbaramente uccide in nome dell'ideologia sionista e chi legittimamente resiste in tutti i modi e le forme possibili e necessarie. Sono gli stessi che mettono sullo stesso piano dei partigiani, definendoli “bravi ragazzi”, i repubblichini di Salò, servi dell'occupazione nazista.
Quindi, mentre sosteniamo e partecipiamo a tutte le manifestazioni di solidarietà ribadiamo la necessità di una lotta costante e decisa contro il governo italiano, l'Unione europea, la Nato e tutte le forze riformiste e revisioniste che li sostengono.
Abbattere il capitalismo nel proprio paese è il migliore aiuto alla soluzione del problema palestinese e di tutti i popoli oppressi.


fip. 9 luglio 2014

Comitato comunista “Fosco Dinucci”, Firenze

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Palestina occupata»

3619