">
Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni (Visualizza la Mappa del sito )
(25 Luglio 2014)
Ordine del giorno del Comitato di Parma "Salviamo la Costituzione"
per il Consiglio Comunale di Parma,
a difesa della democrazia e per la salvaguardia della Costituzione del 1948
della Repubblica nata dalla Resistenza antifascista
ORDINE DEL GIORNO
Il Consiglio Comunale di Parma,
considerato che su iniziativa del Governo e a tappe forzate il Parlamento sta procedendo alla adozione di una serie di riforme costituzionali che alterano profondamente l’assetto istituzionale della nostra Repubblica;
considerato in particolare che nel ddl licenziato dalla Commissione affari costituzionali, il Senato della Repubblica, oggi eletto a suffragio universale, viene sostituito dal così detto Senato delle autonomie formato da 100 senatori non eletti , 95 scelti dai consigli regionali (74 consiglieri regionali e 21 sindaci) e 5 nominati dal Quirinale;
che a questi senatori che cumulano funzioni legislative a livello nazionale a funzioni amministrative a livello regionale e locale, si intende estendere l’immunità parlamentare di cui all’art. 68 della Costituzione;
che per effetto del combinato-disposto fra queste riforme costituzionali e la proposta di legge elettorale (il così detto Italicum), che, disattendendo la sentenza 1/2014 della Consulta, ripropone un sistema elettorale fortemente maggioritario con un altissimo premio di maggioranza e con soglie di sbarramento altrettanto elevate (addirittura l’8% per i singoli partiti ), la coalizione di governo viene a disporre di un potere quasi dittatoriale capace di condiziona anche la scelta degli altri organi di garanzia (dal Presidente della Repubblica al CSM);
che gli stessi istituti di democrazia diretta ( referendum abrogativi e leggi di iniziativa popolare) invece di essere ampliati e rafforzati, vengono compressi con l’elevazione delle soglie per il loro esercizio (800.000 firme per i referendum e 250.000 per le leggi di iniziativa popolare);
ricordando che analogo tentativo di stravolgere la II parte della Costituzione repubblicana fu bocciato dagli elettori grazie al referendum del 25-26 giugno 2006;
Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Parma,
esprime fortissimo allarme per la deriva autoritaria in atto;
ribadisce che non esiste “governabilità” autentica e democratica in condizioni di difetto di rappresentanza e sovranità popolare e di partecipazione dei cittadini alla vita democratica del Paese;
sottolinea che il principio della separazione dei poteri è la base di ogni democrazia e non può essere messo in discussione, soprattutto per quanto riguarda l’autonomia della magistratura a garanzia della uguaglianza di tutti di fronte alla legge;
invita i parlamentari della nostra provincia, onorando il mandato che viene direttamente loro dai cittadini elettori, ad adoperarsi affinché questo nuovo tentativo di manomettere la Costituzione non abbia successo;
rivolge un appello a tutti i cittadini di Parma a vigilare e a mobilitarsi a difesa di una democrazia riconquistata grazie alla dura lotta della Resistenza.
Parma, dalla sede municipale il ………………….. 2014
Comitato di Parma "Salviamo la Costituzione"
4811