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Un altro convegno omo-transfobico a Verona.

L’Istituto scolastico alle Stimate ospita il convegno e fa una scelta sociale molto precisa contro gay, lesbiche e trans.

(8 Settembre 2014)

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Le polemiche scatenate dal consigliere comunale Alberto Zelger (lista Tosi) con il suo ordine del giorno approvato lo scorso mese non si sono ancora placate ed ecco che Verona è nuovamente il palcoscenico preferito per divulgare e fare propaganda omo-transfobica e non solo.

Il 20 settembre p.v. verrà organizzato “il primo convegno nazionale della neonata associazione Vita” , sede del convegno l’istituto alle Stimate in via Carlo Montanari 1 a Verona. Così si legge sul sito di “Notizie Pro-Vita” che ne dà notizia (http://www.notizieprovita.it/eventi-provita/verona-20-settembre-toni-brandi-al-1-convegno-nazionale-di-vita-e/).

Notizie Pro-Vita è lo stesso sito che nelle scorse settimane ha pubblicato un comunicato stampa di Alberto Zelger, che richiamava alla memoria uno dei periodi più oscuri della storia, il nazifascismo.

Se si scorre la lista dei relatori della giornata del 20 si possono leggere nomi noti per le loro posizioni “conservatrici”, se non apertamente integraliste. Gli argomenti sono sempre quelli, una battaglia a tutto tondo contro le libertà individuali, l’autodeterminazione, l’aborto, la legge Scalfarotto contro l’omofobia, i cosiddetti “matrimoni gay”, per l’affermazione della famiglia “naturale”. Se tutto ciò non stupisce ormai più di tanto - purtroppo ci si abitua ad ogni genere di nefandezze - quello che ci lascia perplessi è la sempre maggior radicalizzazione e violenza degli argomenti espressi e soprattutto, evento senza precedenti almeno a Verona, il fatto che sia proprio un istituto scolastico, una nota scuola cattolica, ad ospitare il convegno. Dalle sedi istituzionali della politica a quelle educative e formative della scuola: un “salto di qualità” tanto significativo quanto grave, soprattutto pensando alle persone

gay, lesbiche e trans che frequentano le Stimate, sicuramente non visibili ma presenti. Come verranno trattate e percepite in quella scuola se i dirigenti accettano di ospitare un convegno palesemente omo-transfobico? Ospitare in questo caso significa condividerne i contenuti discriminatori e fare una precisa scelta culturale e sociale non solo contro le persone “diverse” ma anche contro l’autodeterminazione della donna e la costituzione di una famiglia che non si basi sul “sacro” vincolo del matrimonio. Una scelta anche politica che pone la scuola in relazione con tutto il mondo dell’integralismo cattolico italiano e veronese, nella scia dell’ordine del giorno presentato da Zelger in consiglio comunale e poi approvato.

Allora ci vengono spontanee delle domande:

- Perchè l’istituto alle Stimate di Verona ospita un convegno OMO-TRANSFOBICO?
- La posizione del dirigente scolastico, prof. Umberto Fasol, è
quella espressa dai contenuti di questo convegno?
- Non è grave che un istituto scolastico prenda posizione in questo modo contro gay, lesbiche e trans, tenendo conto che
tra gli allievi possono esserci persone “diverse”?
- Chi organizza il convegno, Notizie Pro-Vita?
- Perché è sceso in campo il mondo cattolico della scuola, che ci sia la lunga mano del vescovo Zenti in tutto questo?

Invitiamo la dirigenza delle Stimate a rinunciare ad ospitare il convegno, come assicurato dal suo dirigente al telefono, assicurazione che non trova però riscontri sui siti in cui il convegno è pubblicizzato. Invitiamo la dirigenza delle Stimate ad assumersi tutte le responsabilità educative che una scelta di questo tipo comporta, invitiamo poi tutti i genitori a fare loro stessi una riflessione sulla permanenza dei loro figli/figlie nell’istituto.


Naturalmente quel giorno saremo presenti.

Circolo Pink
gay, lesbiche, bisex, trans, etero Verona

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