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ENIgnma Libia

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(22 Febbraio 2011) Enzo Apicella
La rivolta popolare in Libia mette a rischio gli impianti dell'ENI che garantiscono un quarto delle importazioni di greggio in Italia

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(Dove và la CGIL?)

Sulle proposte di Landini: la nostra contrarietà al tavolo sulla competitività e all'autunno semitiepido

(10 Settembre 2014)

landini

Leggendo i quotidiani il giorno dopo la direzione Fiom di Lunedi che ha dato via libera alle proposte di Landini per l'autunno parrebbe che la Fiom si appresti a tornare finalmente al conflitto. In realtà così non è per due ragioni. In primo luogo Landini ha escluso categoricamente l'opposizione al governo Renzi. Il pacchetto di otto ore di sciopero sarà a gestione territoriale, dedicato soprattutto alle imprese in crisi, per rivendicare tavoli di settore ed una nuova politica industriale. La stessa manifestazione del 25 ottobre non solo non si pone nessun obbiettivo di costruire un rapporto con tutte le soggettività e le realtà sociali che nel paese stanno, giustamente, tentando l'unificazione delle lotte, ma è stata presentata quasi a sostegno del cambiamento (...)
che sarebbe incarnato da Renzi o di cui quantomeno lo stesso sarebbe espressione (sigh). Sino al punto che nulla deve mettere a rischio, in questo percorso, l'interlocuzione con il presidente del consiglio. In secondo luogo la Fiom ha accettato l'invito di Federmeccanica a sedersi ad un tavolo sulla competitività delle imprese, del sistema industriale. Invito rivolto ufficialmente e sostenuto da un documento analitico in totale sintonia con quello confindustriale su deroghe economiche, flessibilità, demansionamento ecc ecc. In sostanza a quel tavolo si parlerà solo di come peggiorare la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici. Un problema non da poco mentre proponi agli stessi di scioperare nei territori... La vera notizia è quindi il ritorno al pieno riconoscimento della Fiom da parte dei padroni di Federmeccanica, sino ad oggi negato per la mancata sottoscrizione del ccnl separato del 2009 e del 2012 poi. Non è un caso evidentemente che questo tavolo si apra a pochi mesi dal rinnovo del contratto nazionale separato. Abbiamo espresso la nostra netta contrarietà a questo percorso. Mentre ci sarebbe un bisogno assoluto del ritorno al conflitto sociale, della ricostruzione di un opposizione radicale, netta che parli alla condizione del paese, dei giovani, dei lavoratori e dei pensionati di fronte al pesantissimo attacco che Renzi sostiene contro il mondo del lavoro si costruiscono iniziative di accompagnamento alle scelte del governo, di “proposta”, come se i nostri governanti non sapessero qual'è la condizione del paese e avessero bisogno di nostri consigli. E in tutto questo ci si siede al tavolo con Federmeccanica inducendo ulteriore confusione e rassegnazione tra i lavoratori. Noi continuiamo a lavorare per lo sciopero generale e lo sciopero sociale , lo chiederemo anche il 17 al direttivo nazionale della Cgil. Landini lo chiederà lo sciopero contro le politiche di un Renzi che blocca i contratti dei lavoratori pubblici e vuole manomettere lo statuto dei diritti dei lavoratori? Con le pensioni e l'art.18 è accaduto esattamente così, nessuno ha voluto lottare davvero, ci si è limitati a dire che non si era d'accordo, e non abbiamo dubbio alcuno che la piattaforma Fiom conterrà tutti i no alle scelte del governo. Tuttavia nel 2012, anziché contestare la Fornero sulla sua “riforma”, l'abbiamo invitata in una fabbrica a dialogare con i lavoratori, gli stessi che, nonostante la “preziosa” interlocuzione, dovranno lavorare qualche anno di più per pensioni più basse. Sbagliare potrebbe essere umano, perseverare è più che diabolico

Sergio Bellavita
portavoce nazionale Il sindacato è un'altra cosa- opposizione Cgil

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