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La fatalità

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(25 Novembre 2008) Enzo Apicella
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Contestato Renzi a Palermo. Studenti e precari iniziano il loro autunno di lotta

(15 Settembre 2014)

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Pensava ad una serena passerella Renzi, ma stamattina a Palermo ha incontrato la prima forte contestazione contro la sua riforma della scuola. Giunto in mattinata nel capoluogo siciliano ad inaugurare l'anno scolastico presso l'istituto “Don Pino Puglisi” nel quartiere di Brancaccio, il premier degli annunci e dei tweet è stato accolto con fischi e slogan da una folta composizione di studenti medi e precari della scuola, determinati ad esprimere il proprio dissenso alle ultime riforme: stiamo assistendo, di fatto, ad una vera e propria aziendalizzazione delle scuole che vedrà dirigenti scolastici in vesti di manager con pieni poteri sul personale delle scuole (docenti e non) e sul giro di soldi tra le casse dell'istituto e dei privati gestori dei servizi; chiaramente, tutto a favorire logiche di profitto appannaggio delle imprese e contro le tasche degli studenti, costrette a sostenere ingenti costi tra libri e tasse ministeriali che anche all'interno delle scuole vanno aumentando di anno in anno.

Di fronte alla totale decadenza degli edifici scolastici e i costi che devono sostenere le famiglie per mandare a scuola i figli, il Comune di Palermo ha ben pensato di buttare soldi per preparare l'accoglienza, acquistando arredi utili solo alla passerella televisiva; il tutto all'interno di un quartiere come Brancaccio, dove l'emergenza sociale è sotto gli occhi di tutti, risulta un vero e proprio schiaffo a chi continua a soffrire la crisi.

La risposta della polizia agli studenti è stato un dispiegamento totale di agenti in tenuta antisommossa e il tentativo di strappare (senza successo) lo striscione che recitava “LA CASTA ORA È SOLO PIÙ GIOVANE. BASTA PASSERELLE”. Passano gli anni, infatti, ma ciò che continua a proporsi, mascherate con vari nomi di riforme, sono nella pratica logiche di profitto e di tagli alle spese per l'istruzione che vanno contro gli studenti. Ancora una volta infatti si prova a mascherare i tagli agli stipendi del personale insegnante e non e a tutto il comparto dell'istruzione con gli annunci di assunzione di precari, che sarebbero invece la normalità. Il tutto mentre si prova a irregimentare sempre più la vita nelle scuole sotto le decisioni di dirigenti manager e consigli d'istituto presenziati da privati.

Così oggi, nel volantino distribuito durante la contestazione, è stato lanciato il primo corteo studentesco dell'anno per il 3 ottobre: dopo annunci e tweet di precarizzazione, adesso a loro la palla, contro la totale aziendalizzazione della scuola si prepara un autunno di lotte.

Infoaut

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