">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Britannia

Britannia

(11 Agosto 2011) Enzo Apicella
La Gran Bretagna cambia le regole del gioco: l'esercito contro la rivolta

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

  • Domenica 21 aprile festa di Primavera a Mola
    Nel pomeriggio Assemblea di Legambiente Arcipelago Toscano
    (18 Aprile 2024)
  • costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

    SITI WEB
    (Dove và la CGIL?)

    Sulla ricostituzione dell’Area programmatica Lavoro società nella Fiom-Cgil

    Perché non aderisco

    (16 Febbraio 2005)

    Il 29 gennaio scorso, tramite comunicazione formale dei compagni Gianpaolo Patta, Augustin Breda ed altri 13 componenti il CC dei meccanici Cgil, è stata ricostituita l’Area programmatica Lavoro società nella Fiom-Cgil.

    Come i compagni e le compagne ben sanno sono stato fin da tempi non sospetti contrario allo scioglimento dell'area sancita allo scorso congresso di Livorno. Anzi, per la precisione, sono stato in quella sede l'unico ad opporvisi. Il motivo, direi ampiamente confermato in queste settimane dai fatti, era che sciogliere l'area avrebbe agevolato il tentativo di riportare i metalmeccanici dentro “i ranghi” della concertazione e rappresentato il definitivo appiattimento acritico della sinistra sindacale sulle posizioni dell’area di maggioranza della Fiom. Il fatto che poche settimane fa la Fiom abbia accettato una Piattaforma unitaria con Fim e Uilm del tutto inadeguata alle esigenze dei lavoratori mi pare sia una lampante dimostrazione delle prospettive allora formulate.

    Ritengo pertanto sia più che mai necessario rilanciare la costruzione di una sinistra sindacale di classe nella nostra categoria. Ma questa area deve essere costruita innanzitutto e soprattutto su basi e contenuti che possano diventare il miglior strumento di delegati e lavoratori per respingere il tentativo sopraccitato di riportare la Fiom dentro la gabbia della concertazione. Tutto ciò dovrebbe avvenire partendo dall’obbiettivo a tutt’oggi più impellente: opporsi alla Piattaforma unitaria elaborata con Fim e Uilm facendo vincere il NO nella consultazione referendaria del 15-17 febbraio.

    Il problema non sono solo le richieste formulate nei singoli punti. La questione centrale è che questa piattaforma va chiaramente nella direzione di chiudere una fase durata quattro anni, nella quale la Fiom ha tentato di uscire dalle maglie del 23 di Luglio nella quale ora la si vuole riportare (anche se con “date e nomi” aggiornati). Ancora più grave mi sembra sia il fatto che si voglia chiudere questa fase senza un bilancio di quanto fatto in questi anni, ma bensì presentando una piattaforma al ribasso, discussa per mesi e mesi con le segreterie di Fim e Uilm, che vede i lavoratori consultati “a frittata già fatta” soltanto con un semplice Sì o No. Senza alcun coinvolgimento attivo e diretto né tantomeno offrendo alcuna alternativa.

    Credo che questo sia il nodo centrale da cui si debba partire per rilanciare una sinistra sindacale nella categoria. Dobbiamo offrire ai lavoratori un bilancio di quanto fatto in questi anni. Un analisi sul perché nonostante la correttezza nei contenuti e pur avendo chiamato i lavoratori alla mobilitazione, non abbiamo ottenuto i risultati sperati. Soprattutto è ora necessario aprire una campagna a 360 gradi per bocciare la piattaforma proposta dalla maggioranza offrendone una più avanzata con cui prepararsi alla battaglia per un rinnovo contrattuale che si preannuncia estremamente duro.

    Purtroppo constato che questa questione non è neanche presa in considerazione dai compagni che vogliono rilanciare l’area programmatica in Fiom.
    Nella dichiarazione del compagno Augustin Breda infatti, si spiega come i motivi di questa decisione derivino fondamentalmente da un disagio per il non rispetto dei pluralismi interni nell’elezione degli organismi dirigenti, e dalla necessità di ricomporre l’area in vista del prossimo congresso della Cgil (verrebbe da pensare che i compagni ritengano di non aver avuto un sufficiente numero di posti…si è accettato, mi si passi la battuta, lo scioglimento dell’area ma non le sue naturali conseguenze).

    Tutto qui? È veramente il sentirsi garantiti negli organismi dirigenti la questione prioritaria che potrà offrire ai lavoratori metalmeccanici lo strumento migliore per avere una Fiom forte e che difenda le posizioni più avanzate per la classe? Ma soprattutto dovremmo chiederci: Essere più presenti negli organismi dirigenti per fare cosa? Per astenersi su di una piattaforma bidone e subito dopo sostenere la linea del “Turatevi il naso ma votate SI” al referendum d’entrata? Con che coerenza e motivazioni politiche si può giustificare una tale linea?

    Così facendo si rinuncia ad un’importante occasione per offrire ai lavoratori in Fiom un’alternativa credibile a un gruppo dirigente che, stanco di quattro anni di accordi separati, ora punta a normalizzare la categoria. Una sinistra in Fiom ha senso solo se propone, nell’organizzazione e nelle fabbriche, una linea alternativa a quella della maggioranza, pur nel rispetto naturale della disciplina e dell’unità d’azione. Per queste ragioni ho scelto di non aderire alla ricostruzione dell’area Lavoro società in Fiom. Una sinistra sindacale in Fiom è più che necessaria nella fase attuale, ma innanzitutto sono necessari i contenuti.

    Per quanto mi riguarda, assieme ad altri militanti Fiom, porterò avanti quella battaglia che dovrebbe competere a tutti i compagni che veramente vogliono lottare per un sindacato democratico, combattivo e di classe. Una seria campagna per bocciare questa piattaforma sarà un importante mattone per rilanciare la costituzione di una vera sinistra nella Fiom. Va da se, naturalmente, che, qualunque esito avrà il referendum, anche questa tornata contrattuale vedrà il mio impegno in prima linea nel difendere i lavoratori e le loro scelte contro il padronato.

    14/02/2005

    Paolo Brini

    Fonte

    Condividi questo articolo su Facebook

    Condividi

     

    Ultime notizie del dossier «Dove và la CGIL?»

    Ultime notizie dell'autore «Fiom - Federazione Impiegati Operai Metallugici»

    7783