">

IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
La pagina originale è all'indirizzo: http://www.pane-rose.it/index.php?c3:o44709

 

LA SANTA ALLEANZA CONTRO I POPOLI

(22 Settembre 2014)

(Editoriale dei bollettini di fabbrica pubblicati, in Francia, dalla Frazione "l'Etincelle" 15 settembre 2014)

Lunedì, nel momento in cui si apriva a Parigi una prima conferenza internazionale per fare la guerra ai jihadisti islamici dello « Stato Islamico », l'aviazione militare francese effettuava i suoi primi raid sull' Iraq. Ancora un'altra guerra.

L'INFERNO E' SEMPRE PER GLI ALTRI
A differenza della precedente guerra d'Iraq, o di quella d'Afghanistan che dura da 13 anni, Obama promette agli Americani che non ci saranno truppe USA al suolo. Gli USA si riserveranno il cielo, bombardamenti e colpi « mirati ». Hollande li segue passo passo. Ma al suolo ci sarà sicuramente l'inferno. Ci saranno, per le popolazioni irachene, ancora una volta vittime di bombe, edifici rasi al suolo in nome della caccia agli islamisti, oltre ad essere già vittime della tirannia di costoro. Sì, la barbarie delle bande armate dello « stato islamico » è rivoltante . Non solo quando assassinano ostaggi europei e americani, ma per le estorsioni e i crimini molto più numerosi che commettono contro la popolazione. Ma questa barbarie è solo il prodotto delle barbarie delle guerre che vi conducono da anni le grandi potenze per conservare il loro dominio sulla regione e il suo petrolio.

DA DOVE VIENNE LO « STATO ISLAMICO » ?
Da dove vengono queste truppe che si proclamano Stato Islamico ? Prima ancora che venissero dalla Siria, i bombardamenti e la repressione di tutte le manifestazioni popolari in Iraq hanno permesso loro di reclutare tra i giovani iracheni disperati e ribelli. Ci fu, ad esempio, nel 2004 il massacro di Falluja, in cui l'esercito americano, per reprimere le manifestazioni, assediò la città, utilizzò bombe incendiarie e munizioni alluranio impoverito, causando esodi di popolazione e nascite di bimbi deformi. Nel 2012-2013, nuove repressioni sabbatterono sulla città, questa volta da parte del governo di Baghdad insediato dagli USA. Nessuna sorpresa che Falluja sia stata, dal gennaio 2014, la prima città occupata senza sforzo dalle truppe dello « Stato Islamico », con l'appoggio dei capi tribali locali?

UNA GRANDE COALIZIONE DI TUTTI GLI ASSASSINI
Basta leggere la lista degli invitati della conferenza di Parigi per avere le lista dei veri responsabili del caos in Medio Oriente. Ci sono Arabia Saudita e Qatar, i principali finanziatori delle truppe dello « Stato Islamico » in Siria. La Turchia, diretta dall'islamista Erdogan, che facilitò il passaggio attraverso la sua frontiera dei combattenti jihadisti e finanziò alcuni di loro. Gli uni e gli altri cercano di piazzare le loro pedine per il dopo Assad, sotto locchio vigile degli USA e dell'Europa, che lasciano fare finché ciò permette di soffocare sotto le bombe la rivolta sociale che era scoppiata in Siria nel marzo 2011, sullo slancio di quelle in Tunisia ed Egitto
Presente anche l'Egitto, dove l'esercito continua la repressione per cercare di farla finita con quei giovani che manifestarono in piazza Tahrir, proibire gli scioperi operai che ebbero un così grande ruolo nella caduta del dittatore Mubarak. E presente pure il rappresentante del Bahrein, che deve la sopravvivenza della propria dittatura alla repressione della rivolta del 2011 da parte dell'esercito saudita.

UNA GUERRA SENZA FINE
La guerra di Libia del 2011 fu condotta esattamente sul modello di quella che ci si prospetta per lIraq : al suolo le bande armate dei capi locali e delle truppe finanziate e addestrate dal Qatar, mentre Francia, Usa e Gran Bretagna si incaricavano degli interventi aerei ( e della guida delle operazioni al suolo). Non si trattava tanto di rovesciare Gheddafi, ma di evitare che il popolo libico lo rovesciasse per conto suo. Oggi si ha un paese in pieno caos.
La nuova guerra che comincia in Iraq sarà un preteso rimedio peggiore del male ». Ma per tutto costoro, è meglio il caos della rivolta sociale di quelli che reclamano pane e libertà.

Traduzione a cura di Michele Basso

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Ultime notizie dell'autore «Convergences Révolutionnaires»

9435