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Trayvon

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Una Brushwood di 800 anni fa per non dimenticare quella del 2007

(28 Settembre 2014)

brushwood

E' stato presentato ieri alla Biblioteca Comunale di Spoleto il libro Omnia Sunt Communia - Brushwood versus Mons Lucus. La motivazione principale che ha mosso l'autore ( Aurelio Fabiani) a scrivere questo libro è stata la vicenda Brushwood che non ha ancora termine, dopo la nuova prigionia di Michele a Ferrara. Ma la motivazione è stata anche la sofferenza dei licenziati, dei giovani disoccupati, delle famiglie povere, la cui condizione muove chi ci governa a scrivere l'ultimo atto sullo Statuto dei Lavoratori, cancellando quel poco che ne resta, nel nome della democrazia e della Costituzione scritta dopo la Resistenza, ma realizzando di fatto e consapevolmente gli stessi obiettivi della dittatura, con la subordinazione completa dei lavoratori agli interessi del capitale e alle logiche del mercato.
"Un libro che mi ha richiamato alle mente, per lo stile, per il ritmo, per le situazioni che propone, un libro da me letto un paio di anni fa, Il tallone di ferro di London" ha detto Antonello Briguori presentando Omnia Sunt Communia. "Si legge tutto d'un fiato", ha continuato "si viene coinvolti e non ci si può staccare dalla lettura fino a che non si è arrivati alla fine".
Sara Ardizzone poi ha aggiunto che la metafora saliente sulla storia nostrana che racchiude il libro la si può riconoscere quando l'autore scrive che i signori che avevano appoggiato la Resistenza "al riparo dei loro imprendibili castelli della Valle Nera", dopo la guerra presero il potere in nome del popolo sfruttato ma facendo una politica che ha mutato i desideri di allora "nella realtà che li ha rimossi", con il nuovo potere "popolare" che ora "celebrava la Resistenza distruggendone le conquiste"
Ci saranno altre occasioni per incontrare questo libro, importante da leggere per gli insegnamenti che propone contro il pensiero unico.

Comitato 23 Ottobre

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