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Abruzzo Engineering: sia il Comune che la Provincia non possono fare a meno di questo personale

Tanto, ci sono sempre gli ammortizzatori sociali

(15 Ottobre 2014)

E alla fine rimangono i lavoratori, di cui gli enti pubblici non possono assolutamente fare a meno, e tutti gli altri da lasciare languire in casa a dispetto della rotazione del personale.

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La Cgil attacca e scrive una lettera infuocata al presidente di una società a partecipazione pubblica e posta in liquidazione dal dicembre del 2010 a causa di un presunto deficit di circa 19 milioni di euro.

Per il sindacato, si tratterebbe di una missiva stilata con veemenza contro "una scelta del tutto inappropriata", la delibera con cui il collegio dei liquidatori della Abruzzo Engineering avrebbe già deciso di avviare il licenziamento collettivo dei 187 dipendenti.

Una procedura di messa in mobilità ragionata su basi, cause ed effetti della scadenza a dicembre del contratto legato alla ricostruzione e dalla situazione finanziaria affliggente.

"Ci siamo subito riuniti in assemblea con i lavoratori - spiega Rita Innocenzi della Cgil - e abbiamo respinto con forza la scelta, considerata inappropriata e affrettata. Abbiamo quindi scritto una lettera al presidente del collegio dei liquidatori, Francesco Carli, chiedendo che al più presto venga riconvocato il collegio e la delibera sia revocata". (...)

"Ci sono infatti tutti i presupposti per garantire la continuazione dell'attività lavorativa nell'ambito del processo di ricostruzione, visto che sia il Comune che la Provincia non possono fare a meno di questo personale e i contratti in scadenza sono stati già prorogati in passato" (http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:http://www.abruzzo.cgil.it/rassegna-stampa/item/abruzzo-engineering-messa-in-mobilit%C3%A0-per-187-dipendenti.html) (https://www.flickr.com/photos/byteramaners/15350792600/).

In un probabile Spoils system - nell'accezione più negativa del significato stesso, cioè quando si tende a ipotizzare in un gioco dell'assurdo che forse le forze politiche al governo distribuiscano ai propri simpatizzanti cariche istituzionali in modo da garantire gli interessi di chi li ha investiti dell'incarico - molte poltrone traballano in attesa di una provvidenziale zeppa di falegnameria e trovare un giusto equilibrio di posizione.

"È stata la giunta Chiodi - aggiunge Innocenzi - a sancire la liquidazione di Abruzzo Engineering, definito addirittura un carrozzone" (...) Inoltre stiamo finalmente registrando, da parte della nuova giunta regionale, un'attenzione particolare per Abruzzo Engineering, e c'è l'impegno a rilanciare l'azienda utilizzando il know-how dei dipendenti anche in altri settori".

Senza scalfire minimamente il know-how acquisito dai lavoratori impegnati negli uffici tecnici per la ricostruzione dell'Aquila, non una parola si legge nel comunicato della Cgil sui dipendenti della Abruzzo Engineering in cassa integrazione da anni; se non una polisemia, la ricorrente capacità intrinseca di una parola di esprimere una gamma più o meno vasta di significati.

"Tra l'altro, (conclude la Innocenzi, ndr.) si può ancora accedere agli ammortizzatori sociali. Nella lettera inviata al presidente Carli facciamo presente che a fronte della grave situazione finanziaria dell'azienda abbiamo già individuato gli strumenti che a livello contrattuale permetterebbero di traghettarla nei prossimi mesi, fino a gennaio del 2015, quando si potrà di nuovo usufruire della cassa integrazione".

E alla fine rimangono i lavoratori, di cui gli enti pubblici non possono assolutamente fare a meno, e tutti gli altri da lasciare a languire in casa a dispetto della rotazione del personale.

Tanto, ci sono sempre gli ammortizzatori sociali... finanche per il 2015!

Domenico Attanasii

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